Palermo, droga nascosta nei giocattoli: chi sono i condannati

Palermo, condannati gli uomini della droga nascosta nei giocattoli

In Cassazione era caduta l’aggravante della transnazionalità

PALERMO – In Cassazione era caduta l’aggravante della transnazionalità. Nel nuovo processo di appello sono arrivati degli sconti di pena per cinque uomini della droga.

Questi gli imputati e le pene inflitte dalla seconda sezione della Corte di appello presieduta da Raffaele Malizia: Alessandro Girgenti 6 anni e 8 mesi (aveva avuto 7 anni e 4 mesi in continuazione con una precedente condanna (difeso dagli avvocati Antonio Turrisi e Michele Rubino, era già caduta l’ipotesi di associazione che aveva fatto lievitare la richiesta di pena a 30 anni di carcere); Giuseppe Lo Coco e Filippo Miranda 4 anni ciascuno (avevano avuto 6 anni, 6 mesi e 10 giorni ciascuno, avvocati Michele Rubino e Maurilio Panci), Gerardo Romano 5 anni e 2 mesi (gli erano stati inflitti 8 anni e mesi 6,. difeso dall’ avvocato Giuseppe Inzerillo), Giuseppe Di Francesco 4 anni e 4 mesi (erano stati 7, avvocato Giovanni Rizzuti).

Nei pacchi regalo c’erano hashish e marijuana che gli imputati importavano dalla Spagna. Nome in codice: “Mattonelle per il bagno”.

I finanzieri del Gico del Nucleo di polizia economico-finanziaria ricostruirono il percorso dalla Spagna alle piazze di spaccio del centro città. I palermitani si spostavano in trasferta, compravano la droga e la spedivano, tramite corrieri internazionali, a indirizzi di persone inesistenti.

Toccava poi al dipendente di un nota società di trasporti recapitarla ai complici della banda. Uno stratagemma usato per fare giungere in Sicilia oltre 180 chili di sostanze stupefacenti per un valore al dettaglio di 2 milioni di euro.


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