PALERMO – Dopo la sosta per le Nazionali il Palermo si appresta a tornare in campo per affrontare, domani 27 ottobre, il Venezia allo stadio “Renzo Barbera”. Partita importante per i rosa che, dopo la sconfitta rimediata in casa del Cosenza, vuole riprendere il trend positivo visto proprio prima della sfida contro i calabresi per allontanarsi dalle sabbie mobili della bassa classifica.
Nelle due settimane di lavoro in vista del match contro i lagunari, il tecnico dei rosanero Corini ha studiato a fondo per affrontare al meglio una compagine in difficoltà che con l’avvento in panchina di Vanoli vuole riprendersi da un inizio di campionato a dir poco fallimentare. L’allenatore di Bagnolo Mella, a tal proposito, potrebbe optare per qualche cambiamento a livello tattico per sorprendere il Venezia e portare dalla propria parte l’inerzia del match.
STUDIO DI DIFESA A TRE
In queste settimane di lavoro per via della sosta per le nazionali Corini ha schierato con insistenza la difesa a tre, soluzione che potrebbe essere attuata contro il Venezia soprattutto in fase di possesso. La variabile che può permettere all’allenatore rosanero questa variazione tattica è sicuramente il ritorno di Marco Sala, terzino di spinta che può garantire un lavoro efficace in entrambe le fasi di gioco.
Già nel test in famiglia contro la Primavera di Di Benedetto Corini, nei primi due dei tre tempi di gioco, ha schierato la difesa a tre con Sala esterno sinistro di centrocampo e il giovane Pierozzi sulla corsia opposta con Lancini, Bettella, Accardi e Devetak ad alternarsi nei tre di difesa. Contro il Venezia, in fase di possesso palla, potrebbe essere proposta una soluzione simile con Mateju, Nedelcearu e Bettella come trio difensivo e Sala e Valente esterni tutta fascia.
Il modulo, di base, resta sempre il 4-3-3 ma cambierebbe il modo di interpretare la fase offensiva. Con la possibile soluzione di Valente più largo in fase di non possesso a dare manforte in avanti potrebbe essere Segre, già visto più volte in posizione avanzata insieme a Brunori e Di Mariano per provare a pressare alta la difesa avversaria. Possibili variazioni con un unico principale scopo: tornare al successo per dimenticare lo scivolone di Cosenza.