Corruzione ai Rotoli: ex direttore condannato, ma tanti assolti - Live Sicilia

Corruzione ai Rotoli: ex direttore condannato, ma tanti assolti

Il processo sul camposanto della vergogna

PALERMO – L’unico condannato è l’ex direttore dei servizi cimiteriali. Cosimo De Roberto ha avuto quattro anni e 10 mesi al processo sulle tangenti per le sepolture al camposanto dei Rotoli.
Una pena più pesante della richiesta dei pm che era stato di 3 ani e 5 mesi.

Il giudice per l’udienza preliminare Lirio Conti ha assolto i titolari delle agenzie funebri Nunzio Trinca, difeso dall’avvocato Giulio Bonanno, e Natale Roberto Catalano della San Michele (avvocati Giovanni Castronovo e Silvana Tortorici), il fioraio Rosolino Lo Cicero (avvocati Vincenzo Lo Re e Federica Marasà), il seppellitore Andrea Senapa (difeso dall’avvocato Guido Galipò), e il collaboratore amministrativo del cimitero, Rodolfo Zanardi (avvocato Giuseppe Marcellino).

Ha patteggiato una pena di un anno e 6 mesi Giovanni Prestigiacomo, mentre Aldo Billeci è stato rinviato a giudizio per un capo d’imputazione e prosciolto per un altro.

Secondo la Procura di Palermo, pagando una mazzetta si poteva scavalcare la lunga lista d’attesa ed evitare che le salme andassero a sommarsi a quelle accatastate nel deposito della vergogna.

Il giudice ha anche deciso di prosciogliere le impiegate in servizio ai Rotoli Maria Grazia Martino (avvocato Lorenzo Bonaventura) e Margherita Maggiore (avvocato Cristian Casa), un dipendente di Palazzo delle Aquile, Giovanni Prestigiacomo, e un altro seppellitore, Francesco Mazza (difeso dall’avvocato Pietro Cascio).

De Roberto, difeso dagli avvocati Alessandro Campo e Giacomo Armetta, ha sempre respinto le accuse. Anche imputato di peculato per aver utilizzato il furgone comunale per il trasloco della figlia.


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