PALERMO -Ne ha per tutti Matteo Renzi, da Di Maio a Salvini, da Toninelli a Giuseppe Conte. E’ sold out lo spazio della libreria Feltrinelli a Palermo per la presentazione del libro dell’ex premier “Un’altra strada”. L’ingresso è presidiato dalla polizia che a un certo punto ha l’ordine di non fare entrare nessuno perché all’interno non c’è più posto, per questioni di sicurezza. In una sala gremita, Renzi si presenta con quasi un’ora di ritardo. Si scusa e poi comincia subito a sparare a zero contro 5 Stelle e Lega. “Quando i 5 Stelle si sono candidati – dice Renzi – vincendo nettamente avevano promesso un reddito di cittadinanza da 63 miliardi di euro. Alla fine hanno tirato fuori 4 miliardi di euro. Io dico che hanno mentito. Hanno vinto le elezioni mentendo. Oggi con il decretone si conferma” .
Renzi risponde alle domande della giornalista Elvira Terranova. “Il navigator? E’ il forestale del terzo millennio. E’ solo un meccanismo di assistenzialismo”, attacca il senatore dem, che glissa quando si parla di primarie, sottolineando solo l’importanza che comunque finisca il Pd non si allei con i grillini, una scelta che rivendica con forza.
“A parte Di Maio che continua a dire aboliamo la povertà e invece ha abolito la crescita, sono tutti preoccupati” , dice Renzi rispondendo a una domanda sulla situazione economica. E insiste sull’utilita’ degli ottanta euro. Contrapponendoli alle misure dell’attuale governo, che giudica sbagliate: “Fai qualcosa, abbassa le tasse, ma non buttare otto miliardi tra reddito di cittadinanza e quota 100” .
“Salvini anni fa diceva che la Corea del Nord era un bell’esempio di comunità. Diceva senti che puzza scappano anche i cani sono arrivati i napoletani, oggi si fa fare il baciamano in Campania. Fra dieci anni magari diventerà un attivista di ong per i migranti. Salvini è una Chiara Ferragni che non ce l’ha fatta, un influencer. Usa armi di distrazioni di massa, parla di arancino o arancini così per un giorno si parla di quello, veste con le divise perché non ha più nessuno che gli stira le camice. E gioca sulla paura”.
“Quella macchina d’odio della Lega chi l’ha finanziata? Non e’ che qualcosa di quei 49 milioni e’ finita anche li’?” , dice Renzi. “Amo la Sicilia. Il senatore Giarrusso e’ l’eccezione che conferma la regola. Ha detto che dovevano impiccarmi. Nessun grillino ha avuto il coraggio i scusarsi per le parole indegne che ha usato contro di me” .
Renzi parla di speranza, invita a ricordare che i cicli in politica sono brevi, che “il populismo si buca con uno spillo come un palloncino”, preconizzando mesi duri per il consenso dei 5 Stelle, e assicura che “un’altra strada per l’Italia è possibile”. “Illuminaci”, gli dice una delle persone in platea. “E che sono l’Enel?”, risponde lui con una battuta. L’ex premier accenna anche alla vicenda dei genitori, ribadendo rispetto e fiducia nella magistratura italiana. Si indigna perché “un direttore di quotidiano si fa riprendere con dietro la carta igienica con la mia faccia, questo fa male non a me ma al giornalismo”. C’è anche un passaggio sull’immigrazione, con l’ex premier che rivendica quanto fatto dai suoi governi. “Abbiamo messo soldi per salvare le vite e anche per recuperare i morti a mare, non rinnego nulla”.