PALERMO – Piccola retromarcia, o almeno, questo è quel che serve per non intaccare gli equilibri. Gianni Di Marzio è pronto a proseguire il proprio rapporto di consulenza con Maurizio Zamparini, a patto che questo non si trasformi in un ruolo da direttore sportivo a tutti gli effetti. Troppo gravoso, a quel punto, gestire gli impegni già in essere, oltre a quello che dovrebbe prendere col Palermo. E allora tanto vale lasciare il mondo per com’è, far sì che Di Marzio resti un consulente tecnico personale del patron, con accesso diretto alla prima squadra. Esattamente quello a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi della stagione appena terminata, con il dirigente napoletano a fare da tramite tra Zamparini e il resto del gruppo, allenatore incluso, senza doversi occupare di altri compiti da direttore sportivo, come il mercato.
È così che proseguirà il lavoro di Di Marzio a Palermo. I rapporti tra il dirigente e Zamparini restano ottimi e quanto fatto nell’ultimo periodo non può essere cancellato. Anzi, Zamparini non ha affatto intenzione di passare un colpo di spugna sul recente passato, come dimostra la volontà di rendere la semplice consulenza in una presenza più attiva sul piano societario. Il veto posto da Di Marzio, però, è stato chiaro: c’è una collaborazione col Queens Park Rangers, così come un’altra col Tromsø, oltre ai vari impegni extracalcistici. Prendere in mano la gestione sportiva di un club come il Palermo a tempo pieno, tra età e acciacchi, non sarebbe stato possibile. E non lo sarà, dopo l’ultimo colloquio avuto tra i due, perché il rapporto tra Di Marzio e il club di viale del Fante proseguirà nelle vesti di consulente.
Chi ha sperato più di tutti in una permanenza è Davide Ballardini, o meglio: se proprio non deve esserci un Di Marzio d.s., allora meglio proseguire con quel rapporto scherzosamente definito “alla Ficarra e Picone” dallo stesso tecnico rosanero. Non è un mistero che Ballardini spinga per una conferma del dirigente napoletano, anche nel ruolo di semplice tramite tra la squadra e Zamparini, e non è da escludere che proprio la posizione di Di Marzio all’interno della società possa essere uno dei principali argomenti di discussione tra Zamparini e l’allenatore. Ma non sarà l’ultimo incontro in programma in questa settimana: ci saranno altri accordi da trovare, come quello col rappresentante di lega Pedrelli, per poi eventualmente cercare un nuovo direttore sportivo. Rino Foschi sempre in cima alla lista, ma al momento il d.s. cesenate è concentrato sui playoff di Serie B. Alternative, le solite note: Salerno e, più defilato, l’ex Bologna Corvino, liberatosi in queste ore dal club felsineo. La struttura dirigenziale del Palermo è tutta in evoluzione.