Palermo, è già tempo di addii |In sei con le valigie in mano - Live Sicilia

Palermo, è già tempo di addii |In sei con le valigie in mano

Contratti in scadenza e plusvalenze da non farsi sfuggire: il campionato è finito, ma il club di viale del Fante è già pronto ai saluti.

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PALERMO – Tempo di mercato, tempo di cessioni. Tre o quattro, stando a Zamparini; qualcuna in più, stando a quanto circola dalle parti di viale del Fante. Perché se ormai ci si è messi il cuore in pace per la partenza di Franco Vazquez e non ci sono più margini di trattativa per trattenere Stefano Sorrentino, sembra piuttosto improbabile che gli addii al club rosanero si possano limitare ad uno o al massimo altri due elementi. Tra contratti a breve o immediata scadenza e attese disilluse, saranno almeno sette i giocatori con le valigie pronte. Il tutto in attesa di avere un direttore sportivo nei quadri dirigenziali e di poter iniziare a pensare anche alle entrate, dato che ad oggi l’unico volto nuovo da inserire in rosa è il solo Nestorovski, preso a gennaio e tenuto in “parcheggio” all’Inter Zapresic (dove ha conquistato il titolo di capocannoniere della massima serie croata con venticinque gol).

Detto di Sorrentino, l’altro grande “vecchio” in scadenza di contratto è Enzo Maresca. Da un anno Zamparini cerca di liberarsi del suo ingaggio, al di là del rinnovo firmato nel 2015. Un ritiro da separato in casa, liti, esclusioni dal progetto tecnico e, infine, la consapevolezza di poter dare ancora tanto. Probabilmente non più al Palermo, dove ha fatto vedere a tutti di non essere affatto un giocatore finito. L’unica speranza per una sua firma è un dietrofront, se si considerano le parole pronunciate pochi giorni fa proprio dallo stesso centrocampista. Chi può spingere per il cambio di rotta è Gianni Di Marzio, al momento “interfaccia” della società a Palermo e, seppur non ufficialmente, un direttore sportivo in pectore. Da parte sua c’è l’intenzione di convincere Maresca, da parte del giocatore bisognerà capire se lo stato d’animo è cambiato nel giro di due partite.

Con Maresca, Vazquez e Sorrentino, il conto degli addii è già a quota tre. Il quarto sarà Uros Djurdjevic, che a Palermo non ha brillato e ha finito per chiudere la stagione ai margini della rosa, poi si aprono le porte per il quinto e il sesto. Contratti alla mano, quel 30 giugno 2017 scritto sui fogli firmati da Robin Quaison e Achraf Lazaar non può far altro che dare un colpo di acceleratore alla loro dipartita. Lo svedese ha richieste dall’Inghilterra e in due anni ha mostrato un’involuzione preoccupante, oltre che l’incapacità di trovare un ruolo ben definito tra centrocampo e attacco. Con il terzino marocchino, invece, dopo il rimpianto per il mancato affare col Monaco, il Palermo cercherà di fare cassa. Una plusvalenza facile, dato il bassissimo valore residuo a bilancio (200 mila euro di ammortamento annuo, ndr), che difficilmente il club si farà sfuggire anche quest’anno.

A questi, poi, si aggiungerà il gruppetto di prestiti e rientri che a Palermo non hanno futuro. Bryan Cristante tornerà al Benfica e i lusitani difficilmente si accolleranno un terzo anno di punti interrogativi, ma del suo futuro (che potrebbe ancora essere in Italia, con l’Atalanta sulle sue tracce) non dovrà più interessarsi il Palermo, che invece ha altro a cui pensare. Come il rientro di Matheus Cassini e Manuel Arteaga, messi ad un bivio tra l’addio definitivo e la permanenza senza alcuna chance di entrare in rosa. Soprattutto il secondo, penalizzato anche dal regolamento sulle liste da presentare prima dell’inizio del campionato. E poi, seppur con qualche titubanza, c’è Embalo: lo cercano in Germania, il suo ritorno a Palermo potrebbe non essere così scontato. Ma le cessioni a cui pensare, al momento, sono altre. In attesa di poter aprire il portafogli per gli acquisti.


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