PALERMO – Il Palermo Pride 2019 abbraccia storia, tradizione, inclusione, scuola e politica. Lo fa già adesso, senza attendere il corteo di venerdì 28 giugno, alla conferenza stampa di presentazione indetta dagli organizzatori a Palazzo delle Aquile. La manifestazione di venerdì inizierà alle 16, davanti alla Stazione centrale; quindi alle 18 il corteo comincerà la sua marcia su via Roma, proseguendo fino al teatro Politeama, per poi spostarsi su via Dante e arrivare ai Cantieri culturali della Zisa dove andrà in scena la serata conclusiva.
Insieme al sindaco di Palermo Leoluca Orlando hanno preso la parola Massimo Milani che coordina la manifestazione, i portavoce Luigi Carollo e Daniela Tomasino, l’assessore alle Culture Adham Darawsha, Alessandra Sciurba di “Mediterranea saving humans”, la direttrice del Teatro Biondo Pamela Villoresi, il duo di attori I Sansoni, la “mente” del Popshock Marco Agnello e la professoressa Rosa Maria Dell’Aria, l’insegnante palermitana recentemente sospesa in un caso di cronaca che ha sollevato diverse polemiche. Presenti anche il vicesindaco di Palermo Fabio Giambrone e il sindaco di Bagheria Filippo Tripoli.
Massimo Milani annuncia che il 28 giugno sul palco verrà effettuato un collegamento con lo storico Stonewall Inn, bar gay di New York da cui ebbero origine gli omonimi moti di rivolta. “È un omaggio alle ‘checche’ derise – afferma Milani –, psichiatrizzate per anni, che sono finite nei campi di confino perché erano scomode e insopportabili per il regime fascista. Quelle checche che il 28 giugno 1969, a Stonewall, hanno detto ‘basta, vogliamo essere riconosciute per quello che siamo e cambiare il mondo’, e l’hanno cambiato. Il loro intento era una rivoluzione che coinvolgesse tutti, anche gli eterosessuali. Siamo qui a celebrare quel giorno a 50 anni di distanza. Oggi il nostro movimento è molto diviso, c’è una parte che discrimina le trans o ci sono lesbiche che si alleano con la controparte di destra. Non vogliamo perdere quanto acquisito finora, e vogliamo cambiare il mondo adesso più che mai”.
“Favolosamente antifascista” è il titolo scelto per il Pride 2019. “Chiediamo a chi partecipa di prendere posizione rispetto a questo momento storico – spiega Luigi Carollo –. Abbiamo scelto la categoria dell’antifascismo non come critica al governo; quello che ci spaventa è il sentimento d’odio negli spazi pubblici e sui social di cui in queste ore è vittima persino Andrea Camilleri, colpevole di alcune dichiarazioni contro l’attuale governo. Questa violenza è misogina, omofoba e spaventata da tutte le differenze. Noi pensiamo che l’antidoto sia l’umanità nei confronti di fratelli, sorelle, persone”.
Carollo fa riferimento anche alla “legge del mare: salvarli”, assist raccolto da Alessandra Sciurba di Mediterranea. “È doveroso ricordare – dice – che per ora c’è una nave, la Sea Watch 3, ferma a 15 miglia da Lampedusa con persone a bordo e a cui non è concesso di sbarcare a causa del primo atto del Decreto sicurezza bis: un documento di espresso divieto di ingresso in quanto il suo passaggio non sarà considerato inoffensivo. Le leggi sono gli unici nemici delle persone in mare, e il Mediterraneo non è altro che un laboratorio di sperimentazione di due cose: fino a che punto si può regredire nella conquista dei diritti, e fino a che punto l’opinione pubblica può accettare questa regressione. Salvare è amare, ed è lo stesso amore che ci porterà per strada il 28 giugno”.
Il sindaco Orlando parla di “pesantezza” della violazione dei diritti umani e del fascismo, “ma il rispetto dei diritti umani è leggero. Leggerezza che viene dal pensare che siamo comunità, che si contrappone alla pesantezza di pensare ‘io sono individuo’. Palermo ha conosciuto la pesantezza degli anni passati e noi vogliamo dire no alla pesantezza. La leggerezza della famiglia arcobaleno – continua – perché i figli sono di chi li ama e non di chi li fa, come la leggerezza nel Mediterraneo contro un atteggiamento criminogeno del governo. La leggerezza della professoressa Dell’Aria contro un provvedimento illegittimo, eversivo e stupido. Credo sia questo il senso vero della leggerezza del Pride, che ci ricorda la leggerezza della Costituzione e la pesantezza di un governo costituzionalmente eversivo. L’amore è leggero, l’odio è pesante”.