PALERMO – L’Ars scende in campo per Palermo Energia, mentre i sindacati chiedono l’intervento del governo nazionale. Ieri, infatti, si è tenuto un incontro presso la commissione Lavoro di Palazzo dei Normanni, durante la quale i rappresentanti dei lavoratori hanno illustrato i rischi che corrono le società partecipate delle province che sono prossime all’eliminazione.
Una situazione che, nel caso di Palermo Energia, riguarda 160 lavoratori per i quali Palazzo Comitini si è detto pronto a inviare una relazione all’Antitrust per dimostrare che l’azienda svolge servizi non privatizzabili o affidabili mediante bando di gara. Per questo alcuni deputati regionali si sono fatti promotori di un’apposita mozione parlamentare.
“Con riferimento alle vicende che stanno coinvolgendo la società – si legge nella nota inviata dai sindacati al Parlamento – chiediamo di essere convocati al fine di sensibilizzare le commissioni e affinche’ si possa promuovere l’emanazione di un disegno di legge che preveda una deroga al cronoprogramma stabilito dalla norma che prevede lo scioglimento delle Provincie in Sicilia e l’insediamento, a partire dal mese di giuno 2013, di un commissario che per ovvi motivi non potra’ assumere gli impegni di cui la legge 135/2012. Al fine di scongiurare che l’azione di protesta organizzata da parte dei lavoratori possa creare nocumento allo svolgimento degli esami di Stato, negli istituti provinciali ove gran parte di questi lavoratori svolge attivita’ lavorative, e per scongiurare il blocco di tutti i servizi svolti dai restanti lavoratori, vi chiediamo di voler convocare un tavolo al fine di poter trovare una soluzione che possa fare chiarezza dal punto di vista normativo e ridare serenità ai 160 lavoratori coinvolti che espletano servizi importanti ed essenziali”.