PALERMO – Non tutti gli anelli della catena dell’eroina allo Zen 2 sono stati individuati. I poliziotti della squadra mobile, grazie al blitz del 19 ottobre scorso, hanno arrestato i presunti capi dell’organizzazione e i pusher. Mancano all’appello i fornitori della droga.
Giuseppe Moceo e Gaspare Crivello, tra gli arresti nell’operazione coordinata dalla Procura di Palermo, avevano a che fare in particolare con due soggetti. Li chiamavano “Mirko” e “Samuel”. Non è detto che siano i loro veri nomi visto che spesso usavano degli pseudonimi.
I dialoghi sono chiari. Ad un certo punto il gruppo decise di cambiare fornitore. Una scelta di cui spesso si rammaricavano per la scarsa qualità degli stupefacenti comprati dai nuovi venditori.
“Polvere bianca e caffè”: mai usavano la parola droga nel tentativo di coprire i traffici. Non è servito. Gli agenti della sezione Antirapina (le indagini sono partite da un assalto ad un carico di sigarette) hanno seguito i clienti. Gente disperata e disposta a tutto pur di avere la dose quotidiana, anche ad impegnare le fedi nuziali.