Palermo, fece esplodere due ordigni artigianali: 34enne ai domiciliari - Live Sicilia

Palermo, fece esplodere due ordigni artigianali: 34enne ai domiciliari

Le indagini della squadra mobile del capoluogo
VIA MAZZINI
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PALERMO – La polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza ai domiciliari nei confronti di un giovane che è accusato di avere confezionato e fatto esplodere lo scorso marzo due ordigni artigianali nelle centrali via Libertà e via Mazzini, a Palermo, nascondendoli nei cestini della spazzatura.

Nel caso dell’ordigno esploso in via Mazzini, dotato di un timer, la deflagrazione aveva causato il ferimento di due passanti. Le indagini sono state condotte da personale della Squadra Mobile, della sezione “Reati contro la persona”.

Il giovane con precedenti per illecita detenzione di armi, veniva individuato dai poliziotti dopo indagini e dopo la visione dei filmati registrati da impianti di videosorveglianza. Nel corso della perquisizione in casa sono stati trovati sostanze e materiali utili al confezionamento di esplosivi, tra cui un kit per la realizzazione di un timer elettrico. Il provvedimento cautelare è del gip di Palermo.

Ai domiciliari per le esplosioni in via Mazzini e in via Quintino Sella è finito Filippo Muratore 34 anni in esecuzione di un’ordinanza del gip Rosario Di Gioia che ha accolto le richieste della Procura per i fatti avvenuti a marzo scorso. Due ragazze erano rimaste ferite nell’esplosione in via Mazzini in modo lieve, rendendo necessario l’intervento delle ambulanze del 118. In un primo momento era sembrato uno scherzo finito male.

Le indagini della squadra mobile hanno portato all’arresto di Muratore. Anche nel computer e nello smartphone dell’uomo gli agenti hanno trovato altre prove che hanno portato all’arresto. L’indagato avrebbe cercato e acquistato tutto il necessario, compresa un miccia di collegamento. Non è ancora chiaro il motivo del gesto e quale era il reale obiettivo delle esplosioni.


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