Palermo, i funerali di Laura Papadia: "Era luce e vita"

A Palermo l’addio a Laura Papadia, uccisa dal marito: “Era luce e vita”

L'ultimo saluto nella chiesa di Sant'Orsola
IL FEMMINICIDIO A SPOLETO
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PALERMO – A distanza di venti giorni dalla tragedia sono stati celebrati i funerali di Laura Papadia, la palermitana di 37 anni uccisa a Spoleto dal marito. La cerimonia è stata celebrata nella chiesa del cimitero di Sant’Orsola: presenti tantissimi amici e i familiari, ma anche il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore alle Politiche sociali, Rosi Pennino.

Palermo e Spoleto legate dal dolore

Palermo e Spoleto, due città legate dal dolore per Laura, anche nel giorno dell’ultimo saluto. Per questo dall’Umbria è arrivato l’assessore Luigina Renzi, delegata dal sindaco Andrea Sisti. “Un gesto simbolico, ma carico di significato, per manifestare la vicinanza della nostra comunità alla famiglia di Laura, in un momento che va ben oltre i confini geografici”, hanno detto dall’amministrazione comunale che ha anche proclamato il lutto cittadino.

In prima fila, vicino al feretro circondato da rose bianche, il padre della 37enne, Maurizio, e i due fratelli Alex e Fabio. A volere salutare per l’ultima volta Laura, anche il direttore del supermercato in cui la donna lavorava, in rappresentanza di tutti i colleghi.

“Non devono esserci altre Laura”

“Laura era luce, era vita, era amore – dice chi la conosceva -. Abbiamo tutti il cuore a pezzi, perdiamo una ragazza che tanto aveva fatto per cercare la sua felicità e ha invece trovato la morte in un modo orribile. Piangiamo l’ennesima vittima di un fenomeno che non si arresta e che è sintomo di una società che ha problemi profondi. Non devono esserci altre Laura, altre Sara. E’ ora di dire basta e di intervenire con provvedimenti efficaci. Non abbiamo più lacrime”.

Il corteo contro la violenza

Un appello ribadito ieri, domenica 13 aprile, quando centinaia di bikers hanno attraversato le strade della città proprio nel nome di Laura Papadia, per dire ancora una volta no alla violenza e ricordare tutte le vittime della violenza. Il lungo corteo ha raggiunto Monte Pellegrino, dove è stata inaugurata una panchina rossa con impressa una scarpa dello stesso colore, realizzata dagli studenti dell’Istituto Don Orione.

Le indagini sul delitto

Sul femminicidio proseguono nel frattempo le indagini coordinate dalla Procura di Spoleto. Gianluca Nicola Romita ha confessato di avere strangolato la donna ed è in carcere con l’accusa di omicidio volontario.

Secondo la prima ricostruzione, il delitto sarebbe avvenuto al termine di una lite, ma gli inquirenti hanno dei dubbi sulla versione fornita dall’uomo e non escludono che il gesto sia stato premeditato. Da tempo il rapporto tra Laura Papadia e il marito sarebbe stato in crisi. Tra i motivi di maggiore contrasto, il desiderio di maternità della 37enne, non condiviso dall’uomo.


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