PALERMO – Agosto 2022. Alla Vucciria il comitato di accoglienza per il detenuto scarcerato prevedeva gli abituali giochi di artificio. Alessandro Cutrona, uno degli arrestati dell’ultimo blitz dei carabinieri, stoppò l’iniziativa perché lo scarcerato “è del Borgo”.
Cutrona, che avrebbe avuto il ruolo di supervisore nel mercato storico di Palermo, mise le cose in chiaro con un tale Luigi: “Gli ho detto che se dovete mettere i giochi di fuoco li dovete andare a mettere al Borgo non da me”.
Anche Calogero Leandro Naso, altro arrestato nel blitz, la pensava alla stessa maniera: “Eh gliel’ho detto pure io. Gli ho detto alla Vucciria non viene nessuno a mettere i giochi di fuoco…. no dice noi sapevamo che lui è della Vucciria… apposto dice andiamo a riempire tutto il Borgo”.
E quella sera nel quartiere palermitano esplosero i fuochi di artificio per festeggiare una dette tante scarcerazioni eccellenti su cui adesso si indaga. Fuochi fuorilegge, naturalmente. Dei divieti, basta affacciarsi al balcone una qualsiasi sera, se ne infischiano.