PALERMO – Il Csm ha deciso di bandire il concorso. Arriveranno undici nuovi giudici al Tribunale di Palermo – sette al penale e quattro al civile – e si fronteggerà quella che il presidente Salvatore Di Vitale definisce una situazione di “grande sofferenza”.
“Tutti hanno fatto la propria parte, io per primo – aggiunge – per affrontare la questione del notevole carico di lavoro”. Certo ci vorranno dei mesi prima che la proceduta sia completata, ma le prospettive sono positive.
Il carico di lavoro ingolfa soprattutto l’ufficio del Gip-Gup: il giudice per le indagini preliminari filtra le istanze dei pubblici ministeri, accoglie le proposte cautelari della Procura e decide se rinviare a giudizio o meno gli indagati; mentre quello per l’udienza preliminare processa gli imputati in abbreviato.
Un ufficio decisivo, dunque, per il funzionamento della macchina della giustizia palermitana. L’arretrato rischia di incidere sulla tempestività delle indagini.