PALERMO – “Altro che settima vasca a Bellolampo: non è necessaria, basta andare alle porte di Palermo, in via Conte Federico, per scoprire, parallela all’autostrada Palermo-Catania, un’immensa discarica di 450 metri di estensione per due di altezza, ‘attiva’ da almeno tre anni, che contiene di tutto. Dall’amianto all’organico, agli scarti di cantiere, con grande abbondanza di percolato pericolosissimo”. Ironizza così Domenico Gambino, candidato al consiglio comunale di Palermo nella lista del Movimento 5 Stelle, dopo il sopralluogo effettuato nella mattinata di oggi, venerdì 10 giugno, insieme con i deputati regionali Giampiero Trizzino e Luigi Sunseri, e il deputato nazionale Davide Aiello.
Nei mesi scorsi il consigliere della seconda circoscrizione Pasquale Tusa aveva ripetutamente segnalato la ‘bomba ecologica’ al Comune e alla Regione: l’ultima volta a marzo, quando un incendio aveva sprigionato fumi tossici nell’arco di centinaia di metri. “Il risultato – aggiunge Gambino – di cinque anni di mala gestione di Musumeci & c., un’esperienza fallimentare che non può vedere esente da precise responsabilità politiche il candidato sindaco di centrodestra Roberto Lagalla. Il fatto è che questo è il modo di operare del centrodestra. Esportare il modello Musumeci a Palermo è semplicemente follia. È questo il modello che vogliamo alla guida della nostra città?”.
Per Trizzino, componente della commissione Ambiente dell’Ars, “questa discarica abusiva, così come numerose altre, esiste da tre anni, lo stesso periodo nel quale a Musumeci vennero conferiti poteri speciali per la realizzazione della nuova vasca di Bellolampo. Se i tempi fossero stati rispettati, non staremmo qui a parlarne. Evidente la pesante responsabilità del governo di centrodestra che testimonia, quantomeno, scarsa o nulla attenzione”.