Con questo risultato del sondaggio al 57% i tre consoli penseranno di i avere raggiunto in breve tempo la maggioranza degli elettori. Potrebbero arrivare al 3% e non oltre .
Con questo risultato del sondaggio al 57% i tre consoli penseranno di i avere raggiunto in breve tempo la maggioranza degli elettori. Potrebbero arrivare al 3% e non oltre .
Non che poi i giudici gli danno l'infermità mentale oppure lo sconto di pena? ?
Preso ..
Nel trapanese anche...
Giustizia per questa piccolina.
La politica in questo Paese è fortemente divisiva, almeno da quando è finita la prima repubblica ed il Parlamento è stato smantellato per fare posto a Berlusconi ed ai suoi dipendenti. I partiti sono personali, tranne rare eccezioni, e seguono i successi o le disgrazie dei loro leader. In questo clima, la Venezi, schierandosi pubblicamente con la destra emergente, ha evidentemente rinunciato ad essere considerata come artista. I motivi non li conosco ma forse non aveva abbastanza fiducia nelle sue doti di direttrice o forse ha voluto sfruttare la sua immagine di successo per trarne beneficio, senza valutare però le conseguenze.
Trovo la domanda dell’articolo “leggermente” faziosa: i professionisti e i maestri che suonano hanno già specificato, anche in maniera piuttosto rimarcata, che l’appartenenza alla destra o alla sinistra non c’entra niente!!! Si sono limitati a dare un giudizio tecnico sulla competenza!!!! Anche perché credo che a chi suona in un’orchestra “bruci” seguire movimenti non consoni alla partitura!!!
Il commento tecnico di chi di Orchestra se ne intende ha un valore oggettivo che va al di là di considerazioni di carattere ideologico. Non so che considerazione abbia nel suo ambiente la Venezi. Lo desumo dai giudizi espressi da musicisti che hanno anzianità, esperienza e competenze di valore. Gente che si espone per la qualità e l’amore per la musica e non per l’appartenenza a questo o quello schieramento. Perché prima o poi c’è bisogno che qualcuno si alzi per dire “il re è nudo”.
La domanda andrebbe girata a voi giornalisti. Quanti direttori vengono criticati o “protestati” in tutte le orchestre, Sinfonica Siciliana compresa, eppure nessuno ne parla. Come mai per la Venezi tutta questa attenzione e questo clamore mediatico? Siamo sicuri che a farne un caso politico siano gli orchestrali o piuttosto i giornalisti che trovano nella Venezi un pretesto per parlare dell’attuale governo?
Non confondiamo eventuali pregiudizi ideologici con le competenze richieste a un direttore d orchestra. Chi ha assistito al Concerto, soprattutto nella seconda parte, ha realizzato con le orecchie e con gli occhi quanto la direzione della Venezi fosse disarmonica, frammentata, “solitaria “, convulsa. A un certo punto ho preferito non guardarla per tentare di seguire la musica. A costo di apparire poco modesta, faccio notare che il pubblico palermitano, che sabato pomeriggio l ha applaudita a lungo, è lo stesso che ha interrotto l esecuzione del Concerto per violino applaudendo al termine del primo tempo! E ciò senza nulla togliere, anzi avendo molto apprezzato il talento del violinista, che ha “coperto” in parte le carenze della Venezi.
Mancava soltanto il solito “e allora le foibe?” per farla completa. La Venezi, che non è di destra ma orgogliosamente fascista, come direttore d’orchestra è semplicemente incompetente. In gergo tecnico: non se la fida. Sipario.
Proprio la sera di venerdì 2 febbraio ho voluto assistere al concerto diretto da Beatrice Venezi in cui è stata eseguita la “Patetica” di Ciajkovskij, opera certamente di non facile esecuzione e di una drammaticità estrema, oltre alla sinfonia n.6, op. 54 di Sciostakovic. Ebbene, alla fine ho notato che agli applausi entusiastici ed ovazioni del pubblico per la direttrice d’orchestra si è unito peraltro anche l’apprezzamento degli orchestrali, manifestato con il consueto battito dei piedi sul palco e con l’agitazione degli archetti.
Un somaro resta tale anche se bardato da purosangue.
La venezi non sa dirofere.. nel nostro ambiente lo sappiamo da anni… battere in su e levare all ingiu e in questo modo l orchestra è ingovernabile e non c entra nulla l appartenenza politica né il fatto che sia donna. Se un orchestrale la guarda rischia di andare fuori tempo .. … la cosa vergognosa è che la maggiorparte delle persone (sopratutto giornalisti) si perdono in elucubrazioni ideologiche senza aver neppure l idea di come si diriga un orchestra