Palermo, in giro con il camper di Lagalla fra degrado e povertà - Live Sicilia

Palermo, in giro con il camper di Lagalla fra degrado e povertà

Viaggio nella zona della Noce.
VERSO LE ELEZIONI
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PALERMO – Ci sono pacchi di pasta, pomodori pelati, minestroni in scatola, buste di latte e altri generi alimentari nei sacchetti di plastica che la Chiesa evangelista ha accatastato in una stanza e si prepara a distribuire a 900 famiglie del quartiere, dove in due soli patronati il personale compila una media di 30 richieste di reddito di cittadinanza al giorno. Siamo nella zona della Noce, a Palermo, dove appena due giorni fa sono state arrestate nove persone ritenute affiliate al mandamento che controlla i traffici illeciti e il racket delle estorsioni.

In viaggio con Lagalla

L’Ansa, che ha curato il è salita nel camper del candidato sindaco per il centrodestra Roberto Lagalla: mezza giornata in giro nella città che tra due settimane andrà a votare. Per le strade della Noce, di Passo di Rigano e di Borgo Nuovo, estreme periferie di una Palermo che sembra sommersa, si tocca con mano il degrado, la povertà, l’abbandono. Non c’è angolo dove non si trovano cumuli di immondizia, le erbacce ormai secche violentano le poche aree verdi abbandonate e diventate terreno di topi e scarafaggi. In un anfratto della Noce, a pochi passi da viale Regione siciliana l’asse che attraversa la città e collega le autostrade per Catania e Trapani, c’è un grande murales: è il volto di Agostino Cardovino, un ragazzo di 16 anni travolto e ucciso due anni fa da un’auto mentre attraversava a piedi viale Regione: è la 13/a vittima di quello che chiamano il semaforo killer.

Il progetto per le circoscrizioni

“Era una discarica – racconta il padre Gaspare a Roberto Lagalla – Abbiamo ripulito questo angolo, realizzando questa piazzetta intitolandola a mio figlio. Nessuno del Comune è mai venuto, la gente si è auto-tassata per recuperare questo spazio, ma vorremmo recintarlo, mettere un prato per fare giocare i bambini o organizzare qualcosa perché in questa zona non c’è niente”. Lagalla lo abbraccia. Si risale sul camper, dietro si lascia un pezzo di città, diventata invisibile e che sopravvive solo grazie al cuore della gente che ci vive. “Per ogni circoscrizione andrà fatto un progetto dedicato per risolvere i problemi specifici e fare rinascere i quartieri. Ci sono i fondi del Pnrr e vanno spesi. Girando col camper per Palermo ho visto con i miei occhi l’abbandono e il degrado, ci sono zone che sopravvivono solo grazie alla solidarietà dei residenti che si auto-tassano per sistemare piccole cose perché l’amministrazione comunale è scomparsa. Non è possibile, tutto questo è inaccettabile”, dice Roberto Lagalla parlando con l’osa nel corso del tour effettuato stamattina nelle strade della V circoscrizione, la seconda della città per numero di residenti, quasi 130 mila. “Non c’è angolo di strada senza immondizia e le aree verdi sono abbandonate – afferma – Penso che bisogna creare sinergie tra le aziende Rap e Reset innanzitutto. Bisogna mettere a sistema la programmazione, utilizzare al meglio il personale e dare servizi veri ai cittadini. Sistemare le aree verdi e curarle, utilizzando ogni forma di collaborazione, penso per esempio ai percettori di reddito di cittadinanza che hanno voglia di rendersi utili per la collettività. Per me questa è legalità”.

        


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