PALERMO – Era appena rientrata in cabina quando si è sentita male e si è accasciata per terra. Con lei c’erano i suoi compagni, gli stessi con cui, da lì a poche ore, sarebbe sbarcata a Palermo per proseguire il tour della legalità organizzato dalla sua scuola. Nel capoluogo siciliano Aurora Bellini, 19 anni, non è mai arrivata.
Il malore e l’allarme dei compagni
Quel malore a bordo del traghetto partito da Napoli si è rivelato fatale: nonostante i soccorsi, infatti, per lei non c’è stato nulla da fare. Sotto choc i compagni, gli insegnanti che stavano accompagnando i ragazzi in gita e tutto il personale dell’istituto superiore per geometri Manetti-Porciatti di Grosseto che con una nota ha condiviso un messaggio di “profondo dolore e vicinanza alla famiglia”. Le classi in viaggio erano due, erano partite lunedì 17 marzo.
La Procura ha aperto un fascicolo
Ma ora resta da chiarire cosa sia successo alla giovanissima studentessa, sulla quale morte la Procura di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti. Le prime ipotesi parlano di un infarto, ma per stabilire le cause del decesso è stata disposta l’autopsia e la salma della ragazza è stata prelevata dal traghetto Cruise Bonaria e trasportata al porto di Castellammare di Stabia, per essere poi trasferita all’obitorio.
Cellulare sequestrato
In queste ore gli investigatori hanno ascoltato, come persone informate sui fatti, i professori e i compagni di classe di Aurora, la quarta di indirizzo informatico: l’obiettivo è ricostruire le ultime ore della ragazza.
Il suo telefono cellulare è stato sequestrato, così come alcuni farmaci che la giovane avrebbe avuto nello zaino, ma si tratterebbe esclusivamente di aspirine e antinfiammatori che spesso, chi viaggia, porta con sé. Solo come atto dovuto, secondo quanto si apprende, verrà anche eseguito un esame tossicologico sul corpo della ragazza.
Aveva una sorella gemella
Aurora Bellini era cresciuta Batignano, alle porte di Grosseto, insieme alla sorella gemella Martina e ai genitori Erika e Paolo, vice presidente della squadra di calcio locale. Amava il pattinaggio, ma la sua più grande passione era dipengere: era una street artist e recentemente aveva realizzato il nuovo murale della sua scuola.
Il cordoglio
“Esprimo profonda vicinanza, unitamente al mio personale cordoglio e quello dell’assessorato all’Istruzione della Regione siciliana, ai familiari della studentessa dell’istituto per geometri Manetti-Porciatti di Grosseto, deceduta la scorsa notte sul traghetto che da Napoli doveva portare la sua classe a Palermo”, sono le parole dell’assessore regionale all’Istruzione e formazione professionale Mimmo Turano, che aggiunge: “Ai genitori, ai compagni di scuola e ai docenti giunga dalla Sicilia un commosso abbraccio per questa immane tragedia”.