Palermo-Juve Stabia, Dionisi: "Partita sporca, ma felice del risultato"

Palermo-Juve Stabia, Dionisi: “Partita sporca, ma felice del risultato”

Il tecnico: "Se la gerarchia in porta è cambiata? Dico di no"
CALCIO - SERIE B
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Il Palermo ottiene la seconda vittoria di fila allo stadio “Renzo Barbera” contro la Juve Stabia e trova così continuità di risultati. Alessio Dionisi, tecnico dei rosanero, in conferenza stampa dopo la partita, commenta il successo di misura dei suoi grazie al gol di Le Douaron.

“Loro sono stati bravi, la Juve Stabia corre tanto e i loro attaccanti recuperavano tanto campo indietro. Poi non ti lasciano neanche ripartire e lo sapevamo. Siamo partiti con il freno a mano, la ripresa sembrava pure equilibrata e poi gli interpreti sono stati bravi nella situazione che ci ha portato in vantaggio. Sono contento di essere arrivato al risultato con una prestazione un po’ più sporca. Peccato, negli ultimi 20 minuti abbiamo avuto occasioni a campo aperto sbagliando qualche scelta. Siamo stati bravi però a non concedere, bravo anche Sirigu che qualcosina ha salvato”.

“Noi in alcuni giocatori abbiamo più gamba, in alcune situazioni potevamo essere più puliti e non lo siamo stati. Giocavamo con troppi tocchi e oggi ho chiesto di fare più falli degli avversari, sapevamo che ci avrebbero messo in difficoltà – ha aggiunto Dionisi -. Ho detto ai ragazzi che sarei stato soddisfatto se avessi visto tutti che difendevano. Sembra paradossale, ma se vedo quell’attitudine è una bella cosa. Oggi abbiamo difeso, concedendo anche degli errori, e non abbiamo preso gol. Di questo sono contento, magari della qualità del gioco un po’ meno”.

“Servirebbe anche che i due attaccanti giocassero di più insieme. Le Douaron non ha mai giocato in questo modo, l’importante però è che ci sia volontà ed equilibrio – spiega l’allenatore -. Lo smarcamento tra le linee sarebbe importante, qualche centrocampista dei nostri ce l’ha ma devo fare delle scelte. Capiremo di partita in partita anche in funzione di chi rientrerà”.

Gerarchia in porta cambiata? No. Sirigu è arrivato ed era giusto dare continuità a Desplanches che aveva fatto bene. Magari nelle ultime partite è andato in difficoltà, ha avuto pure un infortunio e quindi era il momento giusto per Sirigu che voleva pure giocare. Difficile sostituire il portiere poi perché è un ruolo complicato”, ammette l’allenatore. 

“Vasic ha caratteristiche simili con esperienza e copertura di campo diverse rispetto a Segre. Verre poi è forte, rientra Blin. Bisognerà fare delle scelte, la volontà è quella che fa la differenza anche entrando pochi minuti come Diakité. Sono contento di Vasic, ma anche di Saric. Marcatura su Gomes? Sapevamo che non sarebbero venuti a uomo nella nostra metà campo e volevamo uscire palla al piede. Poi qualcuno aveva un po’ la nebbia davanti agli occhi e abbiamo forzato delle giocate in verticale”, ha concluso il tecnico dei rosanero.


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