Palermo, microspie accese: il fotovoltaico che fa gola ai boss

Palermo, microspie accese: il fotovoltaico che fa gola ai boss

Le intercettazioni svelano il retroscena

PALERMO – ll progetto per un impianto fotovoltaico alle porte di Palermo non è passato inosservato. Specie agli occhi dei mafiosi di Villabate, che si sono attivati per imporre il pizzo all’imprenditore. Le microspie hanno svelato i movimenti fino allo scorso marzo. Poi si perdono le tracce. L’esito della “trattativa” è noto solo alla Procura della Repubblica.

Il blitz dei carabinieri del Nucleo investigativo di Palermo nei giorni scorsi ha arrestato i presunti nuovi capimafia di Villabate e bloccato gli interessi illeciti. Ad attivarsi furono Francesco Terranova, finito in carcere con l’accusa di essersi ripreso in mano il bastone del comando dopo avere scontato una condanna, e Salvatore Lauricella.

C’è un dettaglio ancora al vaglio degli investigatori. Il 23 gennaio scorso è stato infatti l’imprenditore a a recarsi nell’autosalone gestito da Lauricella. Qualche giorno dopo quest’ultimo fece una sorta di resoconto a Terranova con il quale si incontrò in un bar. Era presente anche Vito Traina, pure lui coinvolto nel blitz. “Sta cosa nuova è venuto e fa i soldi con la pala”, diceva Lauricella, riferendosi all’imprenditore aveva già fatto dei lavori non ancora identificati. Lavori per i quali Lauricella era già andato a chiedere la messa a posto: “Ancora non si è fatto vedere… “. Era necessario muoversi con discrezione per evitare di mettersi “gli sbirri dentro”.

Terranova, dal canto suo, era meno pessimista: “… se ti viene venire a cercare a te o a me ci viene a cercare lo sai come è lui no?”. Come dire che in passato l’imprenditore non si sarebbe rifiutato di pagare il pizzo. Le ultime parole sulla vicenda sono state pronunciate dal quarto arrestato del blitz, Giovanni La Rosa, che il 21 marzo scorso diceva “domani incoccio a lui”. Com’è andata a finire? Di sicuro il cantiere alle porte di Palermo ha attirato l’attenzione della famiglia mafiosa.


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