“È un’amichevole che per Inzaghi e per noi andrà benissimo. È l’ultimo test che abbiamo”. Pep Guardiola, allenatore del Manchester City, commenta così il suo arrivo a Palermo ai microfoni ufficiali del club di viale del Fante. Dopo l’annullamento della conferenza stampa pre-partita per un ritardo del volo aereo, il tecnico degli inglesi ha comunque parlato con i media nella serata di venerdì 8 agosto.
“Abbiamo un rapporto più stretto rispetto al passato grazie al City Football Group e per me venire qui in Italia è sempre una gioia – prosegue Guardiola -. Per conoscere la realtà di Palermo o della Sicilia devi venire a viverci o in vacanza. Forse la mattina riusciremo a girare un po’, di pomeriggio però dovremo pensare alla partita. Faremo serata qua per mangiare poi e di domenica torneremo in Inghilterra”.
Oggi ospitare il City diventa un evento cittadino: “Ce lo meritiamo, mi dispiace dirlo (sorride, ndr). Abbiamo fatto una decade strepitosa, abbiamo vinto, perché abbiamo lavorato e dobbiamo ancora lavorare. Abbiamo fatto un grande percorso e adesso siamo pronti alla nuova stagione”.
Poi su Inzaghi, Guardiola ha dichiarato: “Era un furbetto in area di rigore. Sentiva dove la palla andava a finire. I grandi attaccanti sono quelli che intuiscono dove andrà la palla, lui aveva quel senso incredibile nel fare gol. Come allenatore ha fatto cose molto buone, è ancora giovane e senz’altro gli auguro il meglio. Oggi gli faremo un regalo per il suo compleanno”.
“Non vedo l’ora di vedere i tifosi del Palermo, so che il sud è speciale. Mi auguro che possano fare una stagione buona, che possano sognare fino alla fine che Palermo ha. Spero che possano stare in Serie A l’anno prossimo”, ha concluso Pep Guardiola.

