PALERMO – “Quello che è successo a Laura ci ha colpito da vicino. E’ la figlia di Maurizio, un veterano del nostro club a cui siamo tutti molto legati. Ci uniremo per dire ancora una volta ‘no’ alla violenza sulle donne, organizzando una grande manifestazione”.
Choc e dolore a Palermo
Ad annunciarla è Rosario Prestigiacomo del Motoclub Eliche del Sud di Palermo, amico del padre di Laura Papadia. La 37enne palermitana è stata uccisa dal marito ieri, 26 marzo, nella loro casa di Spoleto.
“Uniti possiamo dare una mano a chi ne ha bisogno”
“Quello che le è accaduto ci ha devastati – prosegue Prestigiacomo -. Vogliamo esprimere tutta la nostra vicinanza alla famiglia con un evento a cui invitiamo sia i nostri 2700 iscritti che i cittadini, per sensibilizzare l’opinione pubblica”.
Ma non solo, perché il motoclub s’impegna anche ad avviare una raccolta fondi da devolvere alle associazioni che si occupano di assistere le vittime di violenza: “Uniti possiamo contribuire concretamente a creare consapevolezza e a portare un aiuto tangibile a chi ne ha più bisogno. Vi aspettiamo numerosi e motivati per sostenere una causa che riguarda tutti noi”.

Il marito è in carcere
Nel frattempo, Nicola Gianluca Romita, 47 anni, reo confesso, è stato arrestato per omicidio volontario ed è stato trasferito in carcere. Nelle prossime ore dovrebbe essere fissata la data per l’autopsia sul corpo della 37enne e soltanto dopo l’esame disposto dalla procura, la salma sarà restituita alla famiglia, a cui pure il Comune di Spoleto ha voluto esprimere la propria vicinanza proclamando il lutto cittadino per il giorno in cui saranno celebrati i funerali.
Lutto cittadino a Spoleto
Nella città umbra è inoltre stata organizzata, insieme al Centro Anti Violenza e alle associazioni del territorio una fiaccolata che si terrà sabato 29 marzo: in tantissimi conoscevano Laura, che era la vice direttrice di un supermercato molto frequentato. Ieri l’attività è rimasta chiusa in segno di lutto. “Per l’improvvisa scomparsa di una nostra collega”, è stato scritto all’ingresso del negozio.
Le indagini: “Lei voleva un figlio, lui no”
Intanto le indagini della Procura di Spoleto proseguono. Secondo gli inquirenti quello della coppia sarebbe stato un rapporto logorato da tempo. Tra i motivi di contrasto tra Laura Papadia e il marito, ci sarebbe stato il desiderio della donna, non corrisposto, di avere un figlio. In base a quanto finora accertato, la donna sarebbe morta per soffocamento: sarebbe dunque stata strangolata.
E’ stato l’uomo stesso, ieri mattina, ha confessare di avere ucciso la moglie. E’ stato bloccato dalla polizia mentre tentava di lanciarsi da un ponte a un chilometro da casa. Romita ha già due figli, uno dei quali dall’ex moglie. A quest’ultima, che vive in Sardegna, avrebbe telefonato per confessare ciò che aveva fatto.
Nono femminicidio in Italia
A quel punto la donna ha lanciato l’allarme al 112 e i carabinieri si sono recati in un appartamento in provincia di Ancona, dove la coppia aveva ancora la residenza. Poi Romita è stato individuato sul ponte: minacciava di farla finita. Poco dopo, la scoperta del corpo senza vita di Laura Papadia, in un’abitazione del centro di Spoleto. La palermitana è la nona vittima di femminicidio in Italia, dall’inizio dell’anno.