Palermo, il medico Farinella, nuove accuse: "Io vittima di mobbing"

Il caso del medico Farinella, nuove accuse: “Io vittima di mobbing”

Ha denunciato ritorsioni "per vessarla, isolarla e umiliarla"

PALERMO – C’è un’altra vicenda che si intreccia con l’inchiesta penale per il caso di Desiree Farinella. Nuove accuse raccolte in un’integrazione all’esposto presentato a febbraio dell’anno scorso quando fu sollevata dall’incarico di dirigente del presidio medico Di Cristina.

La Procura di Palermo ha chiuso le indagini per tentata violenza privata nei confronti dell’allora direttore sanitario Gaetano Buccheri e del deputato regionale di Forza Italia Gaspare Vitrano: avrebbero cercato di fare pressione su Farinella affinché andasse per 15 giorni in ferie o malattia ed evitare ulteriori scandali.

In corso c’è anche una causa di lavoro. I due piani si intrecciano. Farinella, infatti, ha presentato una integrazione al primo esposto per denunciare “la continuazione di umilianti condotte”. La dottoressa si era rifiutata di assecondare le richieste di Buccheri e Vitrano. Non aveva intenzione di accollarsi colpe che non aveva.

Era stata la mamma di un bambino con una lettera inviata a “La Repubblica” a parlare di inefficienze e disagi nel reparto di Nefrologia, circostanze che però non trovarono riscontro nei controlli del Nas. E in ogni caso non avrebbero potuto essere addebitate a Farinella.

Il 2 febbraio il neo arrivato manager del Civico Walter Messina firmò il trasferimento di Farinella all’Unità Staff che ha sede al Civico dunque lontano dall’ospedale dei Bambini. Sarebbero iniziate una serie di ritorsioni: dall’esclusione della programmazione alla strana reperibilità di sabato quando l’ufficio è chiuso, fino all’assegnazione di una stanza “in pessime condizioni, ricolma di materiale anche non cartaceo (parte di tubo di scarico riposto su scrivania, catene da moto, casco, piante secche, vari attrezzi elettronici in disuso).

Da qui la convinzione che si sia trattato di una ritorsione “per vessarla, isolarla, umiliarla e svuotarne in concreto le funzioni”. Il disagio per Farinella si è trasformato in sofferenza e si è rivolta al centro anti-mobbing dell’Asp di Palermo. Nel frattempo ha impugnato il provvedimento di trasferimento e adesso lavora al Policlnico. Tutto questo dopo avere consegnato in Procura gli audio dell’incontro con Buccheri e Vitrano.


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