PALERMO – Per loro il campo nelle gare domenicali si apre solo nel prepartita e nell’intevallo. A volte si tratta dei cosiddetti ‘torreli’ con i panchinari di turno per mettere in mostra le proprie doti tecniche e in quel frangente può capitare che, distrattamente, un tifoso possa chiedersi “Ma chi è quello lì?”. Questo ritratto stile ‘Chi l’ha visto?’ dovrebbe descrivere la situazione di quei giocatori del Palermo impiegati poco o nulla nell’attuale campionato di serie A. Giocatori protagonisti fino ad una stagione fa in serie B per la promozione, come il difensore serbo Milan Milanovic o il centrocampista Francesco Bolzoni, o acquistati nelle ultime sessioni di mercato per rinforzare la rosa, vedi l’attaccante portoghese Joao Silva acquistato in extremis ad agosto dal Bari o il centrale paraguiano Danilo Ortiz giunto in Sicilia a gennaio dal Cerro Porteno.
A questi elementi, che il tecnico Peppe Iachini ha impiegato col contagocce o in alcuni casi non ha proprio preso in considerazione, vanno aggiunti i vari Emerson, Della Rocca e Makienok che non sono mai entrati nei piani tattici del mister di Ascoli Piceno. A rafforzare il dato dello scarso impiego in campionato di questi giocatori c’è il minutaggio. A parte Bolzoni, che con le sue 19 partite disputate è il più presente fra i panchinari rosanero, tutti gli altri giocatori citati in precedenza non raccolgono insieme più di 90′ (escludendo la gara di Coppa Italia disputata contro il Modena ad agosto).
A pesare sul mancato utilizzo c’è ovviamente la scelta presa dal tecnico rosanero di contare su un ristretto gruppo di uomini. Se nella prima parte di campionato, con un Palermo alla ricerca di un’identità di gioco, si è assistito dunque all’impiego di quasi la totalità dei giocatori a disposizione di Iachini (vedi Joao Silva contro il Napoli o Makienok col Cesena), dal ritiro forzato a Gradisca d’Isonzo la formazione siciliana non ha quasi più cambiato pelle affidandosi dalla gara contro il Chievo Verona al ‘Barbera fino al match contro la Roma agli stessi 11 uomini senza soluzione di continuità.
Dopo tre mesi contraddistinti da ottimi risultati, coronati col raggiungimento di quota 30 punti già nel mese di febbraio, il club di viale del Fante ha però affrontato un marzo avaro di soddisfazioni con un bottino di appena 2 punti, sui 15 disponibili, coincisa con un flessione delle prestazione da parte dei propri titolari. Adesso, con aprile che si è aperto con la sconfitta contro il Milan, la squadra rosanero è alla ricerca di una scossa, più nel gioco che nei risultati, che potrebbe passare proprio dall’impiego di quei calciatori fino ad ora messi in un angolo. Chissà che Iachini, già dalla prossima trasferta di Udine contro i bianconeri di Stramaccioni, non decida di rispolverare uno di questi elementi puntando sulla loro voglia di rivalsa dopo tanti mesi di stasi in panchina.