Palermo, picchia la moglie che scopre il tradimento: assolto

Palermo, picchia la moglie che scopre il tradimento: assolto

Una storia di violenza avvenuta nel rione Borgo Vecchio

PALERMO – Avrebbe picchiato la moglie. I referti sono chiari, ma senza la querela della donna l’imputato è stato assolto. Il reato di lesioni personali può essere perseguito d’ufficio nel caso in cui vengano contestate le aggravanti. Solo le motivazioni della sentenza, una volta depositate, potranno chiarire il ragionamento seguito dal giudice. Di certo nei confronti dell’imputato, difeso dall’avvocato Andrea Bragato, è stato dichiarato “il non doversi procedere per mancanza di querela”.

L’avvocato Andrea Bragato

Estate 2019. C’è una discussione per le strade del rione Borgo Vecchio. La donna ritiene di avere scoperto il tradimento del marito. Scoppia il putiferio e la moglie finisce in ospedale. I medici le diagnosticano contusioni al ginocchio e un trauma cranico non commotivo, guaribili rispettivamente in 15 e 7 giorni. La donna racconta di essere stata minacciata dal marito: “Ti ammazzo”, “Ti taglio la gola”.

Si arriva al processo. L’avvocato Andrea Bragato chiede il giudizio abbreviato. Il pubblico ministero invoca la condanna a un anno e 4 mesi di carcere. Il verdetto va nella direzione opposta, sulla base di quanto previsto dalla firma che prende il nome dall’ex ministro della giustizia Marta Cartabia.


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