Palermo, è morto l'avvocato Francesco Crescimanno

Palermo, è morto l’avvocato Francesco Crescimanno

"Ci sono uomini che lasciano il segno"

PALERMO – È morto l’avvocato Francesco Crescimanno. Aveva 81 anni ed è stato uno dei più apprezzati penalisti del foro di Palermo. Cultore e profondo conoscitore del diritto, uomo di grande garbo e gentilezza. Nella sua lunga e prestigiosa carriera professionale è stato legale di parte civile in numerosi processi accanto alle vittime di mafia. Sposato e padre di quattro figli, alcuni dei quali ne hanno seguito le orme nell’avvocatura.

Come parte civile ha assistito i familiari di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, del giornalista Mauro De Mauro e dell’agente Emanuele Piazza. Era da tempo malato. Tra le sue tante virtù c’era la capacità di rispettare il suo interlocutore, fosse esso un giudice, un pubblico ministero, un testimone o un giornalista. Prestava la massima attenzione ad ogni dettaglio delle parole altrui, senza mai perdere la compostezza anche quando dissentiva da ciò che stava ascoltando. Nelle sue arringhe sapeva essere incisivo, anche duro senza mai perdere la continenza del linguaggio.

“Ci sono uomini che lasciano il segno. Ci sono Avvocati che amano la Giustizia. Francesco Crescimanno è stato un Principe del Foro, un esempio per tutti quanti noi, un modello a cui ispirarsi. L’Avvocatura palermitana piange oggi uno dei suoi maestri”, si legge sul sito dell’Ordine.

Legato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, della cui famiglia è stato il legale, nel 2001 raccolse l’invito del centrosinistra e si candidò a sindaco di Palermo. Ebbe la meglio Diego Cammarata.


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