Rispetto per Vittoria Campo e per chi sta piangendo

Rispetto per Vittoria Campo e per chi sta piangendo

Non siamo più capaci di rispettare il dolore.

Seppellire un figlio è dolore all’infinito. Seppellirne due è la moltiplicazione di un dolore all’infinito. Vittoria Campo, ragazza amatissima, sorella di Alessandro, è morta due mesi dopo il fratello. Riusciamo a immaginare il cuore di un padre e di una madre anche solo un po’?

Eppure, sul web, mentre si parla di una giovane sfortunata, è andata in scena una monumentale mancanza di rispetto. Da parte di chi? Di alcuni tra i soliti No Vax che pretendono di sapere tutto, nonostante non sappiano niente. E commentano e copiano link e sporcano quel luogo di pianto, blaterando di una concatenzione di fatti che, per quello che sappiamo, non esiste, di una ‘morta per il maledetto siero’, nonostante qualcuno riferisca che la ragazza non sarebbe stata vaccinata e che non è questo il punto, perché il punto sono le lacrime. Infatti, il punto è soltanto la separazione con la ferita di chi resta. Ma niente. Non conta. Vale di più strumentalizzare una tragedia per sostenere tesi che non stanno né in cielo, né in terra. Ed è una sconcezza che abbiamo osservato in altre occasioni. In troppe occasioni. La cronaca di uno strazio è una cosa seria e va affrontata con chiarezza e vicinanza. Altro sono certe chiacchiere imperdonabili.

Ma il discorso va pure oltre e riguarda la nostra capacità di stare davanti a un evento come la morte che questi ultimi tempi, purtroppo, ci hanno offerto in abbondanza. Davanti alla morte non si discute. Davanti alla morte non si costruiscono assurde polemiche. Davanti alla morte non serve stabilire chi avesse torto e chi ragione. Davanti alla morte di una dolcissima ragazze, davanti alle lacrime di chi la sta piangendo, non ci sono divisioni, fazioni o distinzioni capziose. La morte, molti anni fa, era ancora il luogo della dignità e della pace, nel nome della nostra comune fragilità.
Noi abbracciamo chi soffre, in questo momento, e non riportiamo nessuno di quei commenti, ma solo le parole di Antonella Licciardi che di Vittoria è stata allenatrice: “Era una ragazza seria, dolcissima, disponibile e sempre pronta al dialogo. Per certi versi anche riservata, ma sapeva quando e come interagire e gioire delle cose belle. Ci mancherà tantissimo. Siamo veramente sgomenti”. Chi intendesse usare altre e meno opportune parole, per piacere, faccia silenzio.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI