Palermo, scritte no vax all'hub vaccinale - Live Sicilia

Scritte no vax all’hub vaccinale e all’Ordine dei giornalisti VIDEO

Indaga la Digos

PALERMO – Scritte no vax alla Fiera del Mediterraneo di Palermo, dove si trova l’hub vaccinale, e alla sede dell’Ordine dei giornalisti, in via Bernini. “Censura, nazismo”, le scritte rosse che campeggiano sui muri.

Concetti che l’Ordine dei giornalisti respinge con forza, stigmatizzando i metodi attraverso i quali vengono espressi. L’Odg Sicilia continua a essere sentinella dell’informazione e organismo a tutela del diritto dei cittadini di essere informati, peraltro sancito dalla Costituzione.

Le indagini su queste nuove scritte sono condotte dagli agenti della Digos. Nei giorni scorsi scritte simili sono state trovate davanti alla sede dell’Ordine dei medici di Palermo.

“Condanno fermamente le scritte no-vax comparse sui muri della Camera del Lavoro e in via Sadat, all’ingresso della Fiera del Mediterraneo, sede dell’hub vaccinale e simbolo della lotta al Covid da parte della città. Un episodio simile si è registrato anche sui muri di via Bernini, accanto alla sede dell’Ordine dei Giornalisti, segno di un attacco all’informazione che rappresenta un diritto dei cittadini da tutelare, soprattutto quando si trattano temi delicati che riguardano la salute pubblica”, afferma il sindaco Roberto Lagalla.

“Gli atti di vandalismo, intimidazione e violenza non solo non condizioneranno il lavoro dei giornalisti, ma rappresentano un ulteriore stimolo a proseguire nel solco di un’informazione libera, corretta e plurale”. Così Giulio Francese, Santino Franchina, Orazio Raffa, Attilio Raimondi,  Daniele Ditta, Roberto Immesi, Graziella Lombardo e Viviana Sammito, consiglieri nazionali siciliani della Figec (Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione), commentano le scritte riconducibili a gruppi “No vax” apparse sui muri della sede dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, in via Bernini, a Palermo. I consiglieri siciliani della Figec, sindacato aderente alla Cisal, auspicando che “sia fatta piena luce sull’accaduto e che gli autori di tale gesto siano individuati in tempi rapidi dalle forze dell’ordine”, sono “certi che tutta la stampa siciliana, e non solo, continuerà a lavorare con scrupolo e puntualità per fornire un servizio essenziale per i cittadini come l’informazione”.


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