PALERMO – Da via Garibaldi alla via Montesanto, fino alle vie Gorizia, Lincoln, Pirri, Rosario Gregorio e Polo Balsamo. Le prostitute continuano a presidiare la zona tra la stazione centrale e il Foro Italico e il coro di proteste dei residenti non si placa, anzi. C’è chi propone l’ennesima raccolta firme, chi ha deciso di vendere la propria casa e di trasferirsi. E soltanto poche notti fa, si sono registrati momenti di tensione in via Niccolò Palmeri, una traversa di corso dei Mille, in cui si è verificata una lite tra cinque “lucciole”.
Chi abita nella zona è stato svegliato nel cuore della notte, soltanto l’arrivo delle forze dell’ordine è riuscito a riportare la situazione alla calma. E l’esasperazione cresce. “Non ce la facciamo più – dice Michele Giarratana, che vive in un palazzo a pochi metri – la situazione è insostenibile e peggiora con l’arrivo dell’estate. Le prostitute anticipano il loro arrivo, dalle 20,30 in poi cominciano il viavai dei clienti, le liti, per non parlare delle aggressioni che rendono necessario anche l’intervento del 118. A maggio una ragazza è stata derubata e spintonata. Anche in quel caso siamo stati svegliati dalle urla, erano le 3 di notte. E non ci è rimasto che chiamare un’ambulanza”.
La mappa è sempre la stessa: dalle traverse di piazza Giulio Cesare si estende fino a Foro Umberto I e poi alla Cala e in via Crispi, aree storicamente note per la presenza delle prostitute. In molte sono finite in strada per pagare il debito contratto con l’organizzazione che dalla Nigeria le ha portate in Italia, come è emerso durante l’operazione del Gico del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo a metà giugno. Quattro persone sono indagate per associazione a delinquere transnazionale, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, tratta di esseri umani e sfruttamento della prostituzione.
“Non siamo al sicuro ormai da tempo – dice Floriana Bosco, che abita in uno stabile il quel ingresso si trova in Passaggio Lincoln -. Abbiamo realizzato a nostre spese un cancello per isolare l’area che conduce in piazza Magione, ma non possiamo di certo chiudere l’intera strada. La presenza delle lucciole attira inevitabilmente gente poco raccomandabile nella zona e già in passato ne abbiamo pagato le conseguenze”.
La donna si riferisce ad un tentativo di rapina avvenuto ai suoi danni lo scorso anno: “Stavo per rientrare a casa, era marzo. Scesa dall’auto appena parcheggiata sono stata raggiunta da una donna in lacrime, era stata aggredita. Mi raccontò che un cliente non voleva pagarla, che l’aveva schiaffeggiata. L’uomo ci ha raggiunto e ha minacciato anche a me, ma per fortuna sono riuscita ad allontanarmi e a chiudere il cancello alle mie spalle. Ero terrorizzata. Una volta a casa ho lanciato l’allarme, ma episodi del genere possono verificarsi di nuovo”.
Le proteste dei residenti si estendono alla via Archirafi. Le prostitute sono quotidianamente presenti nei pressi di via Lincoln: “Qui è sempre più frequente il lancio delle uova dalle auto in corsa – spiega Fabrizio Mangiapane – un comportamento davvero vergognoso. Nessuno di noi è felice di avere le prostitute sotto casa, ma non è possibile ammettere reazioni del genere. Devono essere le istituzioni a tutelarci, nessuno può permettersi di agire da solo. Per questo chiediamo nuovamente all’amministrazione comunale di prendere provvedimenti: qui vivono famiglie con bambini, donne sole, anziani, da sempre inascoltati. Le multe scattate lo scorso anno nei confronti dei clienti non sono di certo state sufficienti. Chiediamo inoltre alle forze dell’ordine di monitorare in modo costante il quartiere, ormai diventato terra di nessuno”.