22 Dicembre 2023, 09:04
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PALERMO – Due fermati per l’omicidio nella discoteca di via Pasquale Calvi e tanti tasselli da mettere a posto. Il procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e quello per i minorenni Claudia Caramanna, ieri sera, hanno disposto il fermo di due fratelli che abitano in via dei Cantieri. Il più piccolo, 17 anni, è accusato di omicidio. Il secondo, che di anni ne ha 22, risponde della detenzione illegale dell’arma con cui sono stati esplosi i colpi mortali.
I poliziotti hanno incrociato testimonianze e video. Scendendo per una dozzina di scalini si giunge nel corridoio che conduce all’uscita posteriore della discoteca Notr3. È qui che si è consumato il delitto, ma il primo scontro è avvenuto all’interno del locale. Ci sono macchie di sangue. Il ventiduenne è stato colpito al torace – il proiettile ha oltrepassato la schiena – e al collo. Non ci sono riprese nel corridoio, ma la scientifica ha individuato e contraddistinto con un numero i punti chiave. Vittima e carnefice si erano spostati insieme all’esterno, Celesia era già fuori e il suo assassino lo ha raggiunto per ucciderlo oppure la vittima stava tentando di scappare?
Gli agenti hanno acquisito le immagini di un paio di telecamere che inquadrano l’esterno. Si sentono i colpi di pistola e si vede un capannello di persone vicino ad una macchina bianca parcheggiata in via Giovanni Raffaele. Poi la macabra scena del corpo senza vita di Rosolino Celesia che viene trascinato. Lo portano fuori dal locale. Infine l’arrivo di un’ambulanza e l’inutile corsa all’ospedale Civico.
Si parte da queste immagini per accertare la responsabilità di altre persone. L’ipotesi è che si siano affrontati due gruppi. Se così fosse la loro presenza in discoteca potrebbe non essere stata casuale. Doveva essere un regolamento di conti dopo che si erano già affrontati in passato. Andare in discoteca armato faceva parte del piano di morte.
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22 Dicembre 2023, 09:04