Palermo, perseguitava l'ex convivente: finisce ai domiciliari - Live Sicilia

Palermo, perseguitava l’ex convivente: finisce ai domiciliari

La polizia ha arrestato un palermitano che da mesi perseguitava e molestava l’ex convivente. Si tratta di Pietro Marchese, 31 anni. L’uomo, raggiunto da un provvedimento emesso dal gip del tribunale di Palermo Antonella Consiglio su richiesta del pm Maurizio Agnello, e’ finito agli arresti domiciliari. E’ accusato di minacce, violenza privata, maltrattamenti nei confronti di una donna di 40 anni con cui aveva intrattenuto una relazione sentimentale.
I due si erano conosciuti nel 2004 e gia’ dopo qualche tempo Marchese, secondo la ricostruzione della polizia, si sarebbe dimostrato geloso e pronto ad andare in escandescenza al minimo pretesto costringendo la sua compagna ad avere un atteggiamento distaccato con parenti e conoscenti, per non scatenare il suo comportamento violento e prevaricatore. La donna doveva stare attenta a chiunque l’avvicinasse, per non scatenare l’ira del convivente, che piu’ volte l’avrebbe picchiata, contando anche sul fatto che non l’avrebbe denunciato.
Durante la loro convivenza l’uomo si sarebbe anche impossessato indebitamente della liquidita’ del conto corrente della compagna.
Ma dopo 3 anni e mezzo di convivenza, la donna, ormai stanca di questa pesante situazione, ha deciso di interrompere la loro relazione, scatenando in tal modo l’ossessione dell’ex compagno, che con pratiche vessatorie, persecuzioni telefoniche e fisiche, appostamenti sotto casa a tutte le ore del giorno e pedinamenti asfissianti, avrebbe reso la vita della donna un inferno, pregiudicando la sua serenita’.
I poliziotti hanno accertato che piu’ volte l’uomo avrebbe detto all’ex convivente che sarebbero morti insieme e che piuttosto che rassegnarsi a perderla, l’avrebbe uccisa. Circostanze che hanno indotto all’emissione della misura cautelare. La vicenda non e’ stata affrontata ai sensi della nuova normativa sul cosiddetto “Stalking”, poiche’ le condotte illecite contestate all’indagato, si sono verificate prima dell’entrata in vigore della nuova normativa.


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