Capodanno a Palermo, bimbo rischia di perdere la mano - Live Sicilia

Capodanno a Palermo, bimbo rischia di perdere la mano

Il bilancio nazionale dei botti: un ferito a Messina, 16 tra Napoli e provincia
SAN SILVESTRO
di
5 min di lettura

Un bimbo di 12 anni è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Cervello di Palermo con una brutta ferita da esplosione da petardi. Le condizioni dell’arto sono compromesse tanto che il ragazzo è stato trasferito al reparto specializzato che si trova al Policlinico. Al momento il bilancio dei feriti a Palermo, ancora provvisorio, è di altri tre arrivati negli ospedali del capoluogo.

I feriti a Catania

A Catania numerose persone, tra cui diversi minori, tra la serata del 31 dicembre e le prime ore di oggi si sono rivolte al Pronto Soccorso del Cannizzaro per traumi riconducibili ai festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno. È stato ricoverato in Chirurgia Plastica un 11enne che a causa dello scoppio di un petardo ha riportato una ferita lacerocontusa alla mano sinistra. I sanitari dello stesso reparto hanno preso in carico, dopo averlo già medicato nell’area dell’emergenza-urgenza, un 47enne della provincia che per lo scoppio di fuochi d’artificio si è ustionato al viso riportando escoriazioni alla guancia e alla palpebra. Il Pronto Soccorso Pediatrico ha trattato, all’alba di oggi, un bambino di 4 anni della provincia di Enna che nella notte è stato aggredito improvvisamente dal pitbull di amici nella cui abitazione si trovava con la famiglia. Il piccolo è stato morso alla guancia e ha riportato altre escoriazioni al mento: è stato dimesso ma dovrà tornare per controlli. Un altro adulto della provincia di Catania, di 50anni, si è invece procurato una lesione della mano sinistra con esposizione del tendine in seguito allo scorrimento del carrello di un’arma da fuoco. Sono stati dimessi, dopo essere stati assistiti in Pronto Soccorso, anche diversi giovani, tra i 14 e 30 anni, di Catania e dell’hinterland, per abuso di alcool; uno di loro ha riportato anche un trauma cranico e una ferita per una caduta. Il direttore generale dell’azienda Cannizzaro, Salvatore Giuffrida, ha rivolto un ringraziamento al personale ospedaliero “che nella notte appena trascorsa, come in questo periodo di festività, ha operato con dedizione e professionalità, gestendo al meglio diversi e complessi casi, principalmente di natura traumatica, dovuti in gran parte al mancato rispetto delle regole e delle raccomandazioni puntualmente fornite dagli esperti e dalle autorità”.

Nel messinese


Un uomo è rimasto ferito a Patti, in provincia di Messina, la scorsa notte nell’esplosione dei botti di capodanno. Secondo quanto riferito dalla polizia, mente puliva il balcone ha trovato un petardo e lo ha preso per gettarlo ma gli è scoppiato nella mano sinistra. Portato all’ospedale di Patti gli è stata riscontrata una prognosi di 30 giorni. È stato poi trasferito al reparto di Chirurgia Plastica del Policlinico. A Messina invece tre bambini feriti lievemente per lo scoppio di petardi sono stati subito dimessi.

A Napoli e provincia

Sono 16 le persone ferite dai botti nella notte di Capodanno tra Napoli e provincia: di queste cinque sono minori. Tra i feriti c’è chi ha perso un dito della mano per aver raccolto un botto in strada e chi, affacciato al balcone, ha riferito di essere stato colpito al volto da un petardo. Un 16enne di Caivano, invece, sarebbe stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco al volto. Il minorenne ha riportato due fori: uno all’altezza della mascella destra e l’altro alla mascella sinistra e per questo motivo si sospetta possa trattarsi di una ferita d’arma da fuoco con entrata e uscita. Il 16enne sta bene ed è già stato dimesso con una prognosi di 10 giorni. Indagini sono in corso da parte dei carabinieri

Feriti anche a Milano

Milano, invece, un 25enne è rimasto ferito perché raggiunto, durante i festeggiamenti, da un colpo d’arma da fuoco. E’ accaduto poco prima dell’una in un locale di via Giambellino, nella zona Sud-Ovest di Milano. Verso l’una il personale del 118 è intervenuto per un ferimento, di cui al momento non si conosce esattamente la dinamica, che dovrebbe però essere avvenuto all’interno di un locale, dove un avventore, di nazionalità marocchina, è stato raggiunto a un braccio da un colpo di pistola. L’uomo è stato trasportato in codice giallo al Policlinico. All’arrivo dei soccorritori la persona che ha sparato si era già dileguata. Sul caso indaga la polizia.

Risse e danni a Reggio Emilia

Risse, liti domestiche e danni provocati da petardi in provincia di Reggio Emilia. A Cerreto alcune persone hanno esploso petardi tra la folla che festeggiava in piazza e sono state danneggiate auto in sosta. E sempre a Cerreto poco dopo l’una i carabinieri hanno disperso una dozzina di giovani coinvolti in una rissa: uno di loro ha riportato una piccola ferita da taglio alla nuca causata da una bottigliata. A Reggio Emilia, invece, ha avuto bisogno del pronto soccorso un 44enne ferito al polpaccio dallo scoppio di un petardo ed ha avuto una decina di giorni di prognosi. 

Il bilancio a Caserta

A San Tammaro (Caserta) un ventiduenne ha perso due dita della mano destra nell’esplosione di un fuoco d’artificio. Il giovane è giunto nell’ospedale della città campana, dove gli sono state amputate due dita della mano destra, ed è poi stato trasferito all’ospedale Pellegrini di Napoli per una lesione all’occhio destro. Non è comunque in pericolo di vita.

Petardi e incendi a Palermo

E’ stata una lunga notte per i vigili del fuoco di Palermo impegnati in decine di interventi nelle zone periferiche per incendi ai cassonetti di rifiuti. Questa volta, al contrario dei recenti precedenti, non ci sarebbe stata alcuna intenzione di dar fuoco alla spazzatura. I roghi sono stati provocati dal lancio di petardi all’interno dei contenitori. E’ stato questo il passatempo per i giovanissimi, in molti casi visti e segnalati alle forze dell’ordine. Si contano almeno una quindicina di incendi a cassonetti nel corso dell’intera nottata. Un po’ in tutte le periferie di Palermo: da Brancaccio allo Zen, a Bonagia e all’Uditore.


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