PALERMO – L’interrogatorio di uno dei presunti neonazisti è fissato per la tarda mattinata di oggi, venerdì 6 dicembre. Pierluigi Cilano dovrà rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bologna Barbara Buttelli.
Sarà video collegato dal carcere Pagliarelli e al suo fianco ci sarà il difensore Giuseppe Di Stefano. Cilano, 26 anni, palermitano, è uno dei 12 arrestati in in tutta Italia per associazione con finalità di terrorismo, propaganda e istigazione a delinquere.
Apparterebbero al gruppo suprematista e neonazista denominato “Werwolf Division”. Secondo la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo e la Digos, coordinati dalla Procura di Bologna, avrebbero lavorato alla preparazione di “gravi attentati, anche nei confronti del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e di un economista del World Economic Forum”.
L’organizzazione si ispira al gruppo nato durante la Seconda guerra mondiale per cercare di resistere all’avanzata degli alleati e rispondeva agli ordini delle SS di Himmler.
“C’è un albergo davanti al Parlamento, da lì gli puoi sparare un colpo dall’alto”, diceva uno degli indagati. riferendosi secondo gli inquirenti al progetto di attentato ai danni della premier. La definivano “traditrice” e “concubina di Sion”.
Al palermitano Cilona viene attribuito uno dei messaggi intercettati su Telegram: “Occorre perseguire tutto quanto permette una sovversione totale dello Stato e del Sistema. Presa immediata del potere e restauro della Nazione”.