PALERMO – “Proporzioni spaventose” le avevano definite il procuratore aggiunto Sergio Demontis e il sostituto Andrea Zoppi. Una valanga di passaggi di proprità fantasma.
La Procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio di Salvatore Mendola, accusato di aver falsificato i passaggi di proprietà di centinaia di oltre 220 veicoli. Altrettante sono le parti offese che potranno costituirsi parte civile.
Il processo è stato chiesto anche per Maurizio Colajanni (collaboratore di Mendola), Giacomo D’Aiuto e Laura Campanella.
Gli agenti della sezione di polizia giudiziaria della Procura ricostruirono che Mendola avrebbe iscritto al Pubblico registro automobilistico i mezzi con atti falsi e le relative autentiche, apparentemente rilasciate da un pubblico ufficiale del Comune di Palermo.
Le indagini sono scattate dopo la denuncia di un utente che si era visto recapitare un atto di accertamento da parte dell’Agenzia delle entrate relativo per il mancato pagamento della tassa di proprietà di una macchina che aveva venduto a D’Aiuto. La stessa macchina fu poi ceduta a Campanella.
Mendola è stato coinvolto in passato in un giro di truffe sulle assicurazioni stipulate a prezzi stracciati nelle agenzie di via Messina Marine e via Buonriposo.