TRABIA – Incastrati dal dna dopo avere rapinato un sarto in casa, che era stato immobilizza con il nastro adesivo. Le manette arrivano dopo nove mesi per Salvatore Messina, di 22 anni, e Antonino Favata di 19, entrambi di Brancaccio. Il colpo aveva infatti fatto scattare le indagini da parte dei carabinieri di Trabia, che con la collaborazione di quelli della Compagnia di Palermo Piazza Verdi, hanno messo in trappola i due malviventi: le loro tracce sul nastro adesivo hanno rappresentato la svolta.
La rapina fu commessa l’1 febbraio di quest’anno. Gli investigatori ritengono che Messina e Favata, insieme con due complici ancora ricercati, avrebbero aggredito il sarto sessantenne rapinandolo di mille e duecento euro, per questo sono accusati di concorso in rapina aggravata in abitazione e lesioni personali aggravate. I militari li hanno individuati dopo aver sentito la vittima, un vicino di casa e altri testimoni, e grazie all’esame che ha confermato la loro identità. I due sono stati rinchiusi nel carcere “Cavallacci” di Termini Imerese.