Palermo resta invivibile: da Orlando a Lagalla è ancora la stessa città? - Live Sicilia

Palermo resta invivibile: da Orlando a Lagalla è ancora la stessa città?

Commenti

    Non intendo difendere la galla che non ho neanche votato ma non si possono fare accostamenti col sig. ” io il sindaco lo so fare”. Sarebbe più giusto dire che La Galla non ha ereditato una città bensì un rudere.vedasi Rotoli, immondizia, strade e finanze. Dovremmo aspettare 20 anni per poter fare paragoni ma ciò è impossibile quindi facciamo lavorare questa amministrazione e tra 2 anni e mezzo tireremo le somme.

    Città ormai da anni ingestita, ingestibile ed abbandonata da Istituzioni ed Amministrazioni, con l’aggravante che buona parte dei cittadini che la abita, possiede uno scarso senso civico!
    La sommatoria delle due cose ne determinano l’invivibilità! Speranze? Secondo me nessuna. Chi può farlo vada via, anche in provincia!

    Stessa formazione e generazione, ma il problema è il sistema, il prossimo democristiano andrà in continuità perchè serve questo nel pasticcio meridionale

    Lagalla è la continuazione dell’Orlandismo. Peccato che i geni del centro destra non si sono accorti in tempo. Il ruolo di Maurizio Carta e l’insistenza di riconfermare Marco Betta al teatro Massimo ne sono solamente 2 delle prove più eclatanti. Povero Palermo … cronicamente malata.

    Le loro maggioranze non sono state uguali. Ritengo che Orlando abbia avuto più difficoltà rispetto a Lagalla a governare. Nel precedente mandato Orlando ha dimostrato molta più efficienza grazie ad una maggioranza diversa.

    AASINDACO ROBERTO LAGALLA VAI VIA PALERMO NON TI VUOLE PIU

    Il degrado di una citta’ deve essere visto partendo dalle periferie.
    Sono queste l’immagine riflessa di chi amministra , non c certamente le zone “in ” della citta’.
    Basta fare un giro allo Zen allo Sperone a Brancaccio per le colline che circondano la citta’ per rendersiconto dell ‘efficenza di chi amministra.
    Se a questo aggiungiamo la poca civilta’ di buona parte del popolo palermitano ,per natura poco rispettoso della cosa pubblica , il quadro e’ composto.
    Comunque la citta’ puzza come una latrina a cielo aperto.
    Una sola parola Vergogna.

    Professore Lei si deve fare aiutare dalla maggioranza che ha contribuito a farla eleggere. I partiti e le liste che hanno sostenuto la sua candidatura sono la base ed il punto di partenza. Altrimenti poveri noi e povera Palermo.

    Il commento dell’utente “Luca” è magnificamente succinto e preciso, quindi mi accodo a quello che scrive parafrasandolo e aggiungendo qualcosa di mio: anni di abbandono/negligenza/incapacità amministrativa+ inciviltà di gran parte dei palermitani = situazione largamente ingestibile ed irrecuperabile, perlomeno nel medio periodo. Inutile farsi troppe illusioni. Io, con tutto che per lavoro devo essere a Palermo almeno 2 volte a settimana (spesso 3, a volte pure 4) mi sono trasferito da anni nel trapanese. Ne ho guadagnato in serenità, per tanti motivi.

    SING. ORLANDO, NON TI DIMENTICARE LE PROMESSE CHE HAI FATTO , ALLA RESET NEL 2015 AI PROMESSO CHE NEL GIRO DI TRE CINQUE ANNI L AVRESTI PORTATA AL FULL TIME, E INVECE ? . OK PENSO CHE IL DOTTOR LA GALLA STA FACENDO UN QUALCHE COSA DI BELLO.

    Non capisco come i nostri concittadini hanno votato Orlando alle europee .

    Premettendo che Lagalla ha ereditato una Palermo allo sbando, credo che comunque Palermo è peggiorata in tutto.

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Qualcuno spieghi a Cuffaro che i suffissi -ismo ed -esimo sono la stessa cosa, e non so cosa faccia venire più i brividi, se il Cuffarismo o il Cuffaresimo. Ma davvero questa regione non si può smarcare da questi personaggi che hanno tracciato le pagine peggiori della storia siciliana? L’ex presidente della Regione è convinto “che sia finito il periodo del ‘Cuffarismo’ e che personalmente stia vivendo, per scelta e con convinzione, il tempo del ‘Cuffaresimo’”.

Bene, adesso controllo porta a porta su tutte le case che insistono intorno. Controllo su eventuali abusi edilizi, controllo delle licenze e confronto con mappe catastali. Presidio e controllo della finanza in tutti i negozi o attività commerciali della zona. Bisogna far capire che chi compie atti mafiosi penalizza anche tutti quelli che vivono intorno , attività commerciali comprese. Bisogna isolare i mafiosi facendo capire che la loro presenza anche con "delegati" danneggia tutto ciò che vi ruota intorno . Bisogna far capire che essere omertosi non paga . In tal modo il "consenso mafioso" perde il suo disvalore comportando conseguentemente un "distacco" da chi rende impossibile come la gramigna la vita a chiunque. Ci vuole un impegno di risorse notevole ma soltanto così si fa perdere consenso e credibilità a questi vigliacchi presuntuosi e violenti.

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