PALERMO – Riapre ufficialmente, dopo due anni di opere di restauro, il Grand Hotel et des Palmes, un vero e proprio gioiello liberty in centro città a Palermo, che si prepara ad accogliere turisti da tutto il mondo, ma anche eventi di rilievo internazionale.
A salutare la riapertura anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che, tramite la propria pagina Facebook, mostra il proprio apprezzamento: “Oggi è stato inaugurato il nuovo Grand Hotel et des Palmes – ha scritto il primo cittadino -. Che rivive grazie ad un importante intervento di restauro durato due anni. Un intervento che rafforza l’attrattività della nostra città sempre più protesa, dopo il periodo di chiusure causate dalla crisi pandemica, a continuare e rilanciare la presenza della nostra città nel panorama Mediterraneo e internazionale“.
L’hotel in passato è stata una residenza privata, poi trasformato in albergo di lusso durante la Belle Époque, in passato ha ospitato ospiti illustri e tra queste stanze Richard Wagner concluse la composizione del suo Parsifal. gruppo Corvaia è gestore (non proprietario) dell’immobile. La proprietà dell’immobile è riconducibile a un fondo di Algebris.
La nuova proprietà è da ricondurre al gruppo Algebris, con sede a Londra, che ha uffici a uffici a Milano, Roma, Londra, Dublino, Lussemburgo, Boston, Singapore, e Tokyo.
Per l’acquisto furono sborsati circa 12 milioni di euro. La famiglia di imprenditori Corvaia è il nuovo gestore.
E il nuovo centrodestra continua la sua opera di rilancio del Paese……
buuum!
tranquillo ci pensera’ il centro sinistra a sistemare le cose…..
mi pare che ci stia riuscendo benissimo…
Ripulite la città dall’abusivismo, lavavetri, frutta e pane ad ogni angolo, sporcizia e maleducazione.
Organizzate eventi culturali veri (il teatro Massimo era zeppo di studenti con 15 euro l’uno!) e manifestazioni gastronomiche (la Fiera del Mediterraneo può risorgere) e i turisti torneranno a Palermo.
Pedonalizzate per fare passeggiare i palermitani disoccupati? E chi fa girare i soldi, il padre che compra il gelato in via Roma???
cito: “Una decisione, quella della holding, che rischia di mettere in ginocchio la già fragile economia isolana”
Capisco il piacere di proporre e riproporre frasi ad effetto, ma davvero 3 alberghi che chiudono rischiano di “mettere in ginocchio” l’economia dell’isola?
MI DISPIACE PER ALCUNI LAVORATORI (MA CREDETEMI POCHI)
VI FINIU AMERICA
Però la Regione ed in particola l’assessorato turismo capitanati da STANCHERIS e rasi, partecipa, e anche in abbondanza numerica, a tutte le borse e fiere previste da un piano propaganda consolidato sulle esigenze viaggerecce dei dirigenti ed attendenti vari.
Ora mi chiedo, posto che siamo nell’era del moralismo, della denuncia sfrenata, dello sbandierato contenimento della spesa pubblica e dell’eliminazione degli sprechi, cosa ci vanno a fare nelle varie località europee, quali Londra Berlino Parigi Mosca etc etc, ben supportati dall’organizzazione di dirigente e staff del servizio marketing, alle fiere del settore turistico? Non vi sono prodotti turistici, pacchetti, ne tantomeno eventi da andare a propagandare e dunque, considerato che le bellezze naturali, archeologiche, culturali, monumentali, della sicilia sono note da millenni, saggezza vorrebbe, in un periodo di grande crisi dove la gente viene licenziata, che stessero ai loro posti di “lavoro” in ufficio ad attendere ordini dal mitico Governatore.
Ma si sa: viaggiare arricchisce lo spirito!
Ci vorrebbe una bella inchiesta giornalistica per capire quanto costa, tra spazi, allestimenti, materiale e missioni del personale, questa bella attività ludica!
PERDONATE L’ARDIRE!
QUESTO E IL RISULTATO IN STRUTTURE SINDACALIZZATE AL MASSIMO DOVE I LAVORATORI (NON TUTTI MA LA MAGGIOR PARTE)CREDEVANO DI AVERE IL POSTO STATALE ED UN SEMPLICE 7 LIVELLO METTEVA IN DIFFICOLTA UN CAPO SERVIZIO
CHI E COLPA DEI SUOI GUAI PIANGA SE STESSO
Un albergo di lusso che secondo me sa troppo di museo. Io non ci andrei, preferirei un moderno e più allegro alloggio.
Mi auguro che gli alberghi della società Acqua Marcia possano al più presto riprendere vigore non solo per i lavoratori ma anche per la città che perderebbe pezzi storici. Mi auguro che la politica intervenga per dare un contributo alla soluzione della vicenda.
CERTO ADESSO I PARENTI DI CASINI, PROPRIETARI DEI GRANDI ALBERGHI SICILIANI, NON HANNO PIU’ CUFFARO PRESIDENTE DELLA REGIONE…. A PROPOSITO MA E’ VERA LA STORIA CHE SI RACCONTA CHE I CALTAGIRONE (PARENTI DI CASINI) AVREBBERO ACQUISTATO I GRANDI ALBERGHI NEL PERIODO CHE CUFFARO ERA PRESIDENTE? IO NON POSSO CREDERLO.
Acqua Marcia è troppo impegnata a cementificare il territorio italiano per poter badare agli alberghi. Personalmente aspetto ancora che buttino giù l’obbrobrio (albergo sulla carta) realizzato dietro il porto di Catania mai aperto e sequestrato dalla magistratura in quanto non in regola.
Costruiscono alberghi ma chiudono quelli che hanno, si capisce cosa interessi loro: costruire. Gestiscono in Sicilia il patrimonio alberghiero che fu del Banco di Sicilia, mi piacerebbe sapere perché lo presero in carico. E ora lo chiudono, non dico dopo averlo fatto degradare, questo no, ma dopo una gestione insipida.
Trovo ancora alcuni commenti davvero disgustosi, specificamente quelli che insultano i lavoratori in fase di licenziamento, di solito lo fanno i titolari di curricula personali irrilevanti e con scarsa propensione al lavoro proprio.
Quelli che parlano di turismo, visto il tenore adoperato, invece, parlano di cose che non conoscono, potrebbero tacere, ma la tastiera non costa adoperarla, quindi… tip tip tap.
Clarabella: concordo con una sola cosa del tuo proclama, e traggo la relativa conclusione. Sarebbe necessario che TU viaggiassi un po’, per quella questione dello spirito di cui tu parli.
e si pensa solo ai precari come mai politica non si occupa dei veri problemi?
Caro Orazio , se per quelli che parlano di turismo ti riferisci a me ed al mio commento, ti posso assicurare di conoscere l’argomento. Comunque potresti agevolmente verificare se si fanno trasferte europee per presenziare a borse e fiere dove creanza vorrebbe si andasse per promuovere la sicilia nella sua offerta turistica e per permettere agli operatori del settore di potere costruire pacchetti di viaggi e soggiorni.
Concordo con te che commenti che insultano i dipendenti oggi in difficoltà non meritano commenti.
Per finire ti rassicuro anche sulle mie mete di viaggio e confermo che contribuiscono all’arricchimento personale, solo che io li faccio nel mio tempo libero e pagandomeli, per tale ragione non posso permettermi sortite americane lunghe 21 giorni non avendo ambasciatori che mi invitano a visitare i loro paesi.
Il rilancio della nostra stupenda città passa principalmente dal turismo e dai servizi turistici. Musei di alto livello culturale sempre aperti, ristoranti che non spennino i turisti, creazione di parchi di divertimento, grandi manifestazioni culturali, musicali, sportive; campi da golf che sono l’attrazione del momento, locali nei quali si può divertirsi e ballare a tutte le età, e lidi balneari che consentano a tutti di usufruire dello stupendo mare che ci circonda…. meditate politici, meditate….
Sig. Flauto della uil la soluzione e come quella che avete trovato per i dipendenti gesip?? tutti consumati!!! nn avete fatto niente tutti.
sempre a fare questioni tra centrodestra e centrosinistra, a discutere del niente ……
Che tristezza! Finisce un’epoca.
In Sicilia non si è mai capito nulla di turismo… basta andare alla Bit nello spazio regione sicilia-provincie-comuni-enti etc per comprendere che non ci sono strategie e sinergie. Per coloro che riducono tutto a un problema di destra e sinistra … NO COMMENT …
E una vergogna! Quelli che alla fine pagano il conto sono sempre i dipendenti, tantissimi padri e madri di famiglia alcuni anche trentennali alla gestione di quegli alberghi che nel lusso hanno fatto vivere e nella miseria MORIRE, anche il sogno più bello e svanito nel nulla qualcuno a quel sogno di lavorare aveva dedicato tutta la sua vita, mantenuto figli, costruito casa e per poi trovarsi in mezzo ad una strada…per colpa di un solo uomo piangono in migliaia come se non gli bastavano i milioni che già aveva in tasca!!! Parlo io Giuseppe figlio di uno di quei “camerieri” che hanno dato il proprio sangue alla gestione del sogno villa Igea e sono veramente triste per il disaggio di tutti i loro dipendenti che tra qualche giorno si troveranno a fare i conti con la dura realtà che tutto è finito, ma un ultima cosa vorrei dire ragazzi niente è perduto non è finita siete persone con talento siete forti e bisogna agire fate vedere quanto siete forti, fate conoscere la vostra cultura dovete girare e non vi sarà per niente difficile far riaccendere il sogno di LAVORARE, fortuna che non esiste solo delle palme e villa Igea…ed anche se il lavoro scarseggia con il vostro spirito sono sicuro che tutti voi rinascerete, dopo altre due parole e chiudo, dopo anche colui che a fatto pagare voi il conto pagara e se non con la legge almeno dinanzi a dio, auguri ed in gamba ragazzi!!!