PALERMO – Gli uffici comunali mettono sotto accusa la Rap e il suo processo di ricapitalizzazione, ma il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, tira dritto e assicura: “Proseguiremo nel percorso”. C’è di nuovo aria di tempesta dalle parti di Palazzo delle Aquile, alle prese con il salvataggio dell’azienda di piazzetta Cairoli.
Mentre il consiglio comunale discute ancora della quinta variazione di bilancio, che contiene anche i 3,4 milioni di euro in contanti destinati (insieme ad alcuni immobili) a ricostituire il capitale della società, una nota firmata dall’area delle Partecipate passa ai raggi X i documenti presentati al socio unico, ossia il Comune.
I rilievi al piano di ricapitalizzazione della Rap
Perché se da un lato i conti sono migliorati, dall’altro gli uffici comunali mettono in dubbio la reale applicabilità del piano di risanamento e parlano di previsioni “affette da un elevato grado di aleatorietà”. La nota inviata ieri alla giunta, al consiglio comunale, ai revisori dei conti e a numerosi dirigenti fa le pulci alla trimestrale e all’aggiornamento del piano che dovrebbe riportare i numeri in positivo già dal prossimo anno.
Il piano di risanamento è stato aggiornato a novembre, inserendo i 4 milioni di euro che per “dimenticanza” non comparivano nella penultima versione, somme destinate agli accantonamenti post mortem della settima vasca di Bellolampo. Ma gli uffici rilevano che non c’è un aggiornamento delle misure correttive chieste dal Comune, così come manca un’ipotesi di accordo con i creditori o una analisi su debiti e scadenze.
Previsioni “aleatorie”
La perdita stimata nel 2024 è di 3,4 milioni, ossia la cifra prevista dalla variazione di bilancio all’esame del consiglio comunale, ma a pesare potrebbe essere la perdita degli sgravi contributivi sulle assunzioni per il 2025 e il 2026. Fatti che spingono gli uffici a considerare le previsioni del risultato economico “affette da un elevato grado di aleatorietà”, tali da non consentire “una valutazione sull’effettività del percorso di risanamento”.
“Attuabilità dubbia del piano”
Gli uffici poi contestano la mancata adozione dei correttivi chiesti dal socio lo scorso luglio per non chiudere anche il 2024 in perdita, con un rosso peggiore del previsto. “Il susseguirsi di continui aggiustamenti, la mancata chiarezza su taluni oneri, unitamente all’assenza di ulteriori aggiornamenti, rendono dubbia la concreta attuabilità del piano”, scrivono gli uffici che poi puntano il dito sulle spese per il personale. La conclusione è che “non si può escludere che l’amministrazione incorra nella violazione di soccorso finanziario” prevista dalla legge.
Lagalla tira dritto
Una nota che potrebbe mettere a rischio l’iter della ricapitalizzazione o, quantomeno, animare il dibattito in consiglio comunale. A gettare acqua sul fuoco però pensa il sindaco Lagalla. “Terremo in considerazione le osservazioni degli uffici – dice il primo cittadino a LiveSicilia -. Bisogna, però, anche sottolineare che le condizioni della Rap, dal punto di vista aziendale, sono certamente migliorate, come certificano i numeri e, dunque, ritengo che si tratti di punti tutti superabili, nella convinzione di proseguire nel percorso che porta alla ricapitalizzazione”.