Palermo, 'ritorsione' dalla direttrice sanitaria. "Ti tradisce"

‘Ritorsione’ dalla direttrice sanitaria. Chiama il compagno: “Ti tradisce”

Denuncia della segretaria. Il giudice ordina l'imputazione

PALERMO – È una bruttissima storia, una storia di ricatti a sfondo sessuale. Secondo la Procura di Palermo, però, non era stato raggiunto il livello necessario per chiedere il processo nei confronti di un medico.

Di avviso opposto il giudice per le indagini preliminari Patrizia Ferro che ha accolto l’opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dalla parte offesa, rappresentata dagli avvocati Mauro Torti e Valentina Castellucci, e ha ordinato al pubblico ministero di formulare entro dieci giorni l’imputazione coatta nei confronti del direttore sanitario di un noto centro di analisi cliniche.

L’avvocato Mauro Torti
L’avvocato Valentina Castellucci

I contrasti a lavoro

È nel contesto lavorativo che la storia si sviluppa. Nel 2017 la parte offesa viene assunta come segretaria addetta alla reception della struttura. I rapporti con la direttrice sanitaria all’inizio sono cordiali, ma a poco a poco si deteriorano. La direttrice infatti, secondo quanto contenuto nella denuncia, avrebbe progressivamente preteso lo svolgimento di mansioni superiori non previste dal contratto. Ad esempio la refertazione e la trascrizione dei dati di laboratorio. Casus belli anche l’inizio della collaborazione della segretaria con una struttura concorrente.

La telefonata della direttrice sanitaria

A maggio al 2022 accade l’episodio che manda in frantumi la convivenza. La donna che ha presentato la querela racconta di avere ricevuto una telefonata dalla direttrice sanitaria affinché contattasse un paziente per chiedere il pagamento di una differenza economica. La segretaria non ci sta e a quel punto sarebbe scattata una pesantissima ritorsione.

La direttrice sanitaria avrebbe contattato il compagno della poco meno che trentenne segretaria. Gli racconta che quest’ultima ha contratto un’infezione per trasmissione sessuale in uno dei suoi tanti tradimenti. Insomma, era tutto tranne che una donna fedele. In realtà la direttrice sanitaria sembra pentirsi di ciò che ha fatto tanto che nei messaggi successivi prova a smorzare i toni invitando la coppia a trascorre un fine settimana a sue spese a Catania.

Audio e messaggi

Ma ormai la segretaria ha scaricato audio e messaggi WhatsApp che gli ha girato il compagno e li ha inseriti nella querela. “Ho deciso di indagare per te…”, le scrisse. Secondo il giudice per le indagini preliminari ci sono tutti gli elementi per contestare alla direttrice sanitaria la violazione della privacy e l’acquisizione di dati ultrasensibili come quelli di carattere sanitario e sessuale. L’indagine, aperta a carico di ignoti, deve essere iscritta nei confronti della direttrice sanitaria e si deve formulare il capo di imputazione.


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