Belmonte Mezzagno, una storia di mafia e infedeltà - Live Sicilia

La donna tradita chiese aiuto al mafioso per richiamare il marito

A Belmonte Mezzagno qualcuno chiese aiuto agli "amici di Palermo"

PALERMO – Una donna tradita si rivolse al capo decina della famiglia mafiosa di Belmonte Mezzagno per richiamare all’ordine il marito infedele.

C’è anche questa storia nel blitz che ieri ha portato in carcere 9 persone, fra cui Agostino Giocondo. Ed è a quest’ultimo che nel febbraio 2021 arrivò la richiesta.

Le intercettazioni dei carabinieri, disposte dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, hanno confermato l’intervento di Giocondo, che aveva un piano: “… bello pulito noi dobbiamo essere… lì sotto lo sai ho i miei parenti… ho amici… facciamo un paio di chiamate lì stesso senza che ci vado io a un altro”.

Gli “amici” erano personaggi di Palermo, a cui Giocondo progettava di rivolgersi per tirae le orecchie al marito infedele, dovevano “chiamarlo e ci parlano e vedi che si risolve“.

La donna prima spiegava a Giocondo che “lei non è di qua e di là fuori”, poi mostrava di avere dei ripensamenti: “… no lascialo stare… se poi non cambia…. facciamo ridere le persone?“.


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