PALERMO – Il fatto non sussiste. Calogero Pietro Lo Presti è stato assolto dall’accusa di ricettazione di una Smart. I fatti sono del 2014, tre anni prima che Lo Presti uccidesse a colpi di pistola il fruttivendolo Andrea Cusimano, assassinato fra le bancarelle del Capo. Lo inseguì armato di pistola all’indomani di una banale lite
Per l’omicidio Lo Presti sta scontando una condanna definitiva a 20 anni di carcere. Calogero Pietro è nipote di Calogero Lo Presti e cugino di secondo grado di Tommaso Lo Presti, boss di Porta Nuova. Ed è anche figlio di Giovanni, che nel 2001 aveva assassinato un uomo a colpi di pistola. Allora la vittima fu Salvatore Altieri, freddato alla Vucciria.
Nel 2014 il giovane Lo Presti venne fermato nella zona di Corso Calatafimi. L’avvocato Luciano Maria Sarpi ha contestato l’accusa: non è stata fatta una perizia per accertare che il telaio della macchina fosse contraffatto. Dunque non c’è la prova della ricettazione della macchina.