Pistolettate e corsa in ospedale: violenza e degrado a Sferracavallo

Le pistolettate, la corsa in ospedale: violenza e degrado a Sferracavallo

Il panico dopo la rissa
Se il perimetro della festa diventa una zona franca

PALERMO – Il collegamento fra la rissa a Sferracavallo e i colpi di pistola alla Marinella diventa, ora dopo ora, una certezza. Il secondo episodio è stata una ritorsione, un regolamento di conti oppure qualcuno voleva finire il lavoro iniziato nella borgata.

Rissa fra giovani

La rissa è scoppiata intorno a mezzanotte in via Torretta. Sembrerebbe che tutto sia nato dalla discussione fra due ragazze in fila per comprare del cibo. Erano in compagnia di amici. Ad un certo punto qualcuno ha estratto la pistola ed ha sparato. Era armato in strada in un giorno di festa.

Caos a Sferracavallo

Una nota a margine: c’era il delirio a Sferracavallo per i festeggiamenti in onore dei santi Cosma e Damiano. Le pistolettate sono un caso limite e imprevedibile, il caos no.

Al di là delle transenne che vietano la circolazione di auto e moto si sono viste le tipiche scene delle feste di borgata. Si delimita un perimetro che diventa zona franca. Ambulanti abusivi propongono ogni tipo di merce – dai panini ai Cd musicali taroccativenditori di birra piazzati con tanto di frigoriferi in piazza Marina.

Sabato sera, giorno del concerto dei Tinturia, gli ambulanti stavano al centro della piazza affollata di gente. Tavolini e sedie ovunque. Così si mette a rischio la sicurezza delle persone che per devozione o divertimento si sono recati nella borgata.

Sangue sull’asfalto a Sferracavallo

La festa diventa un “liberi tutti” nel contesto del quale è scoppiata la rissa fra due gruppi, uno dello Zen e l’altro del rione Marinella. È stato necessario deviare il percorso della processione, anticipando il rientro in chiesa delle statue dei santi. Quando le volanti della polizia sono arrivare in via Torretta i responsabili della rissa si erano dileguati. C’erano macchie di sangue sull’asfalto. La gente era scappata in preda al panico.

Feriti in ospedale

Poco dopo al pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia è arrivato un ragazzo di vent’anni con una ferita da taglio alla mano. Nel frattempo una chiamata alla sala operativa ha segnalato l’esplosione di colpi di arma da fuoco nei presi di un’attività commerciale in via Caduti sul Lavoro nel rione Marinella. Il proprietario sarebbe il padre del giovane ferito alla mano.

Da qui il collegamento fra i due episodi. Non lontano dal negozio c’erano dieci bossoli. A completare la drammatica sequenza l’arrivo al pronto soccorso di una ragazza di 21 anni, incinta e ferita di striscio da un colpo di pistola alla Marinella. I medici l’hanno dimessa dopo alcune ore di osservazione in ospedale.

Tanto caos, poche forze dell’ordine

Il parroco, don Di Pasquale, ha parlato ai fedeli. Si è scagliato contro gli autori della violenza, “che hanno rovinato la festa più attesa, per la quale si fanno tantissimi sacrifici. Loro dovranno rispondere al padre eterno per ciò che hanno fatto.

“II vigili urbani avevano soltanto il compito di dirigere il traffico – aggiunge – con noi c’erano pochissime forze dell’ordine. Non è possibile una cosa del genere”. Poche forze dell’ordine, tanto caos.


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