PALERMO – Prima una discussione accesa, poi i calci e i pugni. E’ esplosa la violenza in un condominio di vicolo Di Gregorio, una traversa di via Aloi, nella zona di Bonagia a Palermo. A darsele di santa ragione quattro persone, tra le quali i rapporti sarebbero già stati tesi da tempo per questioni di vicinato.
Urla, insulti, minacce. Poi le maniere forti. Da vicolo Di Gregorio è così stato chiesto l’intervento dei carabinieri, sul posto sono giunti i militari della stazione Palermo Villagrazia che hanno riportato la situazione alla calma.
Arrestati un tunisino e 4 palermitani
I quattro uomini coinvolti sono stati arrestati per rissa, si tratta di un cittadino tunisino di 66 anni e di tre palermitani di 53, 50 e 36 anni. L’arresto è stato convalidato. Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza in pochi giorni a Palermo e provincia.
La sparatoria a Monreale
Nel fine settimana, la rissa sfociata in sparatoria a Monreale, a pochi chilometri dal capoluogo. Nella cittadina normanna tre giovani hanno perso la vita: per la morte di Salvo Turdo, Andrea Miceli e e Massimo Pirozzo è stato arrestato Salvatore Calvaruso, diciannovenne dello Zen che ha confessato di avere sparato, era la notte tra sabato e domenica.
Colpi di pistola a Passo di Rigano
Risale sempre allo scorso weekend, il caso registrato nella zona di Passo di Rigano, Mentre si sparava a Monreale, infatti, colpi di pistola sono stati esplosi contro un’abitazione e sono stati danneggiati balconi, verande e finestre. Nessuno, in questo caso, è rimasto ferito.
In base a quanto è stato ricostruito dai carabinieri, un uomo di 39 anni che è stato identificato e denunciato, dopo una lite con la figlia della compagna e il suo fidanzato al Borgo Vecchio, sarebbe andato sotto casa del giovane e avrebbe fatto fuoco.
“Ho paura che uccidano mio figlio”
Un episodio che ha provocato grande preoccupazione: il padre ha condiviso un video sui social per condividere la sua paura. “Dov’è la giustizia italiana – ha detto -. Io devo avere paura che uccidono mio figlio per qualche sciocchezza che è successa tra di loro. Stato italiano svegliati perché se succede qualcosa a mio figlio io non me lo piango morto”.