PALERMO – “Società cartiere”, le definiscono gli investigatori. Attivate solo ed esclusivamente per incassare i crediti dei bonus per l’edilizia. Al centro dell’inchiesta della Procura di Palermo, che ieri ha portato al sequestro di 8 milioni di euro, ci sono le società palermitane Vmh Consulting e Ausonia.
Entrambe riconducibili all’imprenditore Vittorio Macaluso, secondo l’accusa, avevano tutti i “requisiti” per destare sospetti: lavori fittizi, omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali, omesso pagamento delle tasse, niente bilanci, inconsistenza patrimoniale e personale inadeguato.
Eppure nessuno si è accorto che qualcosa non funzionava. Neppure in Poste Italiane che ha acquisito una parte dei crediti dalle società. In alcuni casi l’alert per le operazioni sospette ha suonato, ma le stesse operazioni sono andate avanti.
Lo sottolinea il giudice per le indagini preliminari Ermelinda Marfia che ha accolto la richiesta di sequestro per equivalente avanzata dalla Procura della Repubblica: “Le segnalazioni non determinavano il rifiuto alla prosecuzione, infatti veniva comunque effettuata la monetizzazione. Diversamente in altri casi risulta il diniego”.
Il sistema funziona così. Un imprenditore edile si aggiudica i lavori per un cantiere con l’ecobonus o con il bonus facciata. Con la cessione del credito trasferisce la detrazione fiscale ad un altro soggetto che a sua volta lo riscuoterà dal debitore. Per quanto riguarda i lavori di riqualificazione energetica o ristrutturazione di immobili ad essere ceduto è il credito d’imposta. Si tratta di un credito verso lo Stato. Nel caso delle due società coinvolte nell’inchiesta si tratterebbe di un credito fantasma, creato ad arte attraverso il sistema delle false fatturazioni.
Una parte dei soldi frutto della presunta frode sarebbe stata usata da Macaluso per comprare oro e criptovaluta. Non una ma più di 110 operazioni in favore di sette intermediari finanziari esteri.
C’è un altro dettaglio su cui indagano i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria. Il principale fornitore della Vmh consulting è una nota gioielleria palermitana. Le fatture sono state emesse per l’acquisto di preziosi orologi Rolex. Niente materiali, cemento o ferro. Niente operai, ma impiegati d’ufficio assunti con contratti interinali. Nulla insomma di ciò che serve per mandare avanti un’imptsa edile.