PALERMO – Come Romeo e Giulietta. Il fidanzamento di due ragazzi di altrettante famiglie, mafiose e nemiche, ha creato tensioni a Porta Nuova. Ed è intercettando queste tensioni che i carabinieri del Nucleo investigativo hanno individuato e arrestato il presunto killer del boss Giuseppe Di Giacomo, il trentenne Onofrio Lipari.
Il figlio di quest’ultimo, assassinato nel 2014 alla Zisa nel momento più alto della sua carriera criminale, si è fidanzato con la nipote di Onofrio Lipari, arrestato per l’omicidio.
“Mi sto andando a buttare in un campo minato… Cosa devo dirgli a questa ragazza? — diceva il padre dell’uomo arrestato ieri —. Perché qualsiasi cosa io gli dico per lasciarlo mi spavento se questa glielo racconta”.
Ed ancora: “La soluzione potrebbe essere… che lei lo lascia… se lo lascia… e non gli deve dire mio nonno lo sa… ‘Mio nonno lo sa’. Perché io cominciando da domani, se vedo a questo ragazzo o vedo a suo zio come li devo guardare a questi? Una volta che io so quel discorso, hai capito?… perciò mi sto andando ad infilare in un campo minato”.
Il padre di Onofrio pensava di rivolgersi allo zio del giovane: “Se io mi chiamassi a questo, a suo zio, e gli dicessi: ma dimmi una cosa che sta combinando tuo nipote? Ma è giusto quello che sta facendo? Qual è il suo scopo?”.
I Lipari non escludevano che il giovane figlio Di Giacomo, testimone quando era bambino del delitto (non ha riconosciuto l’assassino), volesse in qualche modo vendicarsi e il fidanzamento fosse parte di un piano.
Un piano o una relazione vera da osteggiare a tutti i costi per mantenere il terribile segreto del delitto? I ragazzi non si sono lasciati. Nonostante la frase pronunciata dal fratello di Tony Lipari iniziò a urlare: “L’hai capito che l’ha ammazzato Tony?”.