PALERMO – Oggi per il cimitero dei Rotoli a Palermo è stato il giorno di un drammatico record: oltre mille feretri, mille corpi umani non conoscono sepoltura. Eppure nel tam tam delle dichiarazioni sembra apparire chiaro che una soluzione c’è: basterebbe un uomo abilitato a utilizzare una ruspa e tutto l’occorrente per realizzare le estumulazioni e si potrebbe risolvere gran parte dell’emergenza in poche settimane.
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A rivelarlo è il consigliere comunale Antonino Randazzo del movimento 5 Stelle. “La grave emergenza al Cimitero dei Rotoli – ha affermato – è la gestione dei campi di inumazione bloccati da maggio 2021 a causa della assenza di un dipendente comunale che sappia guidare l’escavatore necessario per le operazioni di seppellimento delle salme. Per mesi abbiamo denunciato in quarta commissione consiliare questa situazione – ha aggiunto Randazzo – chiedendo alla amministrazione comunale di porre rimedio, ma la triste realtà è che dopo 9 mesi i campi di inumazione di Palermo sono bloccati e centinaia sono le salme in attesa per inumazione, alcune di queste quasi da 2 anni”.
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La circostanza, che se confermata mostrerebbe ancora di più la debolezza di un’amministrazione ingessata. Certamente Randazzo non è il solo ad affermare il paradosso. Anche l’ex dirigente del Comune di Palermo Gabriele Marchese, ha commentato come “incomprensibile” l’emergenza Rotoli. “Al cimitero dei Rotoli – ha detto Marchese – ci sono posti disponibili nelle sepolture in stato di abbandono, nonché in quelli dei privati non utilizzate e quelli derivanti dalle estumulazioni nei campi di inumazione nella zona alta del cimitero che da tempo non vengono svuotati”.
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E nelle scorse settimane la questione era stata affrontata a più riprese da LiveSicilia. In una delle occasioni che il problema fosse quello delle inumazioni era stato detto anche da un altro consigliere: Gianluca Inzerillo (Sicilia Futura) presidente della quarta commissione ‘Igiene e sanità a Palazzo delle Aquile. “La realizzazione del nuovo cimitero a Ciaculli, così come è progettato, non è una soluzione – ha spiegato Inzerillo -. Delle salme che sono a deposito circa il 70% è in attesa di essere inumato. I cittadini palermitani chiedono che i propri cari vengano messi nella nuda terra. La realizzazione di nuove sepolture non è una soluzione”.
A trend invariato quindi 700 persone delle mille senza sepoltura potrebbero essere seppellite solo con la presenza di un paio di escavatoristi.
Le altre emergenze ai Rotoli
Ma iI paradossi non finiscono qui: quaranta salme troverebbero posto nei loculi che si potrebbero liberare qualora il Comune si fosse ricordato di ordinare la gamma dei contenitori (degli appositi sacchi) per l’estumulazione dei resti mineralizzati, che vanno separati da altri materiali.
Ad arricchire il quadro dei disservizi, la mancanza di fondi per il pagamento degli straordinari ai dipendenti dell’ufficio cimiteriale, che così nei weekend chiude, come se il sabato e la domenica le morti fossero proibite.
Inoltre solo grazie all’intervento del prefetto, l’amministrazione ha trovato mille euro per consentire di mantenere attivo il servizio nei prossimi tre weekend. Il Comune infatti non ha approvato il bilancio 2021 e così non è nelle condizioni di pagare gli straordinari per l’apertura del cimitero.
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Le dichiarazioni
Oggi sono piovute le critiche. Secondo la consigliera comunale Giulia Argiroffi, “alle gravissime colpe, omissioni e incompetenze di Leoluca Orlando e della sua pessima squadra, si aggiungono gli inaccettabili silenzi di chiesa, prefettura, Azienda sanitaria, sindacati, associazioni, società civile. Dove sono tutti quelli che dovrebbero gridare e invece tacciono?”. E per il senatore di Iv, Davide Faraone, “è la fine non solo di una stagione da archiviare ma anche dei principi elementari del vivere civile, perché dare degna sepoltura ai morti è il cardine della civiltà”.
“L’aumentare delle criticità cimiteriali -ha detto Fabrizio Ferrandelli, consigliere di + Europa -è ormai la conferma, dopo mesi, che la situazione non può essere risolta con interventi tampone, ma che va affrontata drasticamente e in modo infrastrutturale. Non basta la buona volontà, dell’assessori Toni Sala, per risolvere un problema di pianificazione gestionale”. Anche Igor Gelarda ha apprezzato gli sforzi dell’assessore. Poi ha annunciato: “Stanno per arrivare 2 milioni di euro ottenuti grazie ad un emendamento della Lega. Noi vigileremo affinché queste somme vengano spese immediatamente e in maniera molto attenta perché si possano almeno togliere queste mille bare da terra”.
Sempre in una recente intervista a LiveSicilia (Clicca qui per leggerla), l’assessore al ramo Toni Sala ha affermato che per lui la soluzione è un nuovo cimitero. Eppure, forse, la soluzione potrebbe essere più a portata di mano.