Sirigu: “Seguivo il Palermo anche in Serie D, è la scelta giusta”

Sirigu: “Seguivo il Palermo anche in Serie D, è la scelta giusta”

Il portiere: “Ritrovo due ex compagni come De Sanctis e Migliaccio”
CALCIO - SERIE B
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Salvatore Sirigu ha scelto di nuovo il Palermo dopo 13 anni dall’ultima volta in rosanero. Il portiere, dunque, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni ufficiali del club di viale del Fante.

“Vestire la maglia rosanero dopo 13 anni è sicuramente un’emozione bella, particolare, importante, che non succede a tutti. È il ritorno in un posto che mi ha visto crescere e che mi vede tornare maturo. Tra gli aspetti che mi hanno spinto a scegliere il Palermo è sicuramente il fattore di tornare in una piazza che conosco bene e che reputo molto importante. Un posto in cui comunque ho lasciato tanti amici e bei ricordi, dove ho anche dei ricordi importanti. È un posto stimolante, la società può solo crescere e ambire al meglio, è la scelta giusta”.

“Il City Football Group è in questo momento una realtà importante nel mondo del calcio – prosegue Sirigu -. Hanno visto nel Palermo delle potenzialità che si sono sempre viste, fin dai primi anni in Serie A. È una piazza importante per tutta l’Italia, ha una nome e una particolarità anche all’estero. Palermo è un posto riconoscibile, sia per il colore della maglia che magari anche perché è una città che viene riconosciuta e ammirata a livello internazionale”.

Sirigu sul Palermo di Dionisi

Sirigu, dunque, ha anche parlato della sua nuova squadra rosanero guidata da mister Dionisi: “Le prime impressioni sui compagni, sul mister e sullo staff sono sicuramente buone. Non poteva essere altrimenti, mi hanno detto fin da subito che era un gruppo sano, senza problemi, con un allenatore giovane e ambizioso che ha già un buon bagaglio avendo allenato squadre in Serie A. Lo staff è giovane e di livello, oltre ad essere pronto a dare una mano ai giocatori”.

Una figura esperta come la mia può aiutare a crescere dando consigli ed esperienza, ma anche semplicemente allenandomi tutti i giorni con professionalità, che è il primo esempio da dare non solo per la squadra o per Desplanches ma anche per i giovani che ci sono in prima squadra. Per me loro sono importanti, allenarmi e confrontarmi con ragazzi con 15 anni in meno è uno stimolo a continuare a dare il meglio quotidianamente. È importante anche questo per lo sviluppo di una squadra”.

“Ritrovo qui due ex compagni come De Sanctis, con cui ho condiviso tanti anni in Nazionale, e Migliaccio, con il quale ho condiviso uno dei periodi più belli del Palermo degli ultimi 20 anni. Ho ricordi diversi e importanti con entrambi. Quando il Palermo è fallito l’ho seguito anche in Serie D, mi ricordo di uno stadio pieno e una grandissima affluenza. Questo lo hanno notato anche tantissimi miei amici all’estero che mi chiedevano come fosse possibile. Questa è Palermo e continuerà a esserlo dando valore a questa squadra”, ha detto l’estremo difensore del Palermo. 


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