Palermo, sanità e corruzione: il medico aveva 540 mila euro a casa

Palermo, sanità e corruzione: il medico aveva 550mila euro a casa

L'inchiesta sui falsi invalidi. Chi è l'indagato a cui sono stati trovati i soldi

PALERMO – Oltre mezzo milione di euro: a tanto ammonta la cifra trovata a sequestrata a Rosario Cammalleri, medico legale arrestato nello stesso blitz che ha coinvolto il dirigente dell’Ufficio invalidità dell’Asp di Palermo, Agostino Genova. Sono entrambi ai domiciliari.

A casa di Genova durante la perquisizione i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria avevano scovato 300 mila euro. Ancora più altra la cifra di Cammalleri che include: un assegno circolare di 200 mila euro, 80 mila euro in contanti e 270 mila euro depositati sul conto corrente di un parente. Secondo gli inquirenti, sarebbe la conferma di quanto radicato e fruttuoso fosse il giro.

Dalle indagini coordinate dalla Procura di Palermo sarebbe emersa l’esistenza di una corsia preferenziale per il rilascio di pensioni di invalidità, indennità di accompagnamento e benefici della legge 104. Molti i casi di persone che si spacciavano per falsi invalidi.

Quello di Cammalleri sarebbe stato uno dei canali più prolifici. Decine e decine di pratiche caricate settimanalmente sul sistema di Asp e Inps. Dal tenore di alcune intercettazioni sembrerebbe che Genova più che assecondare i desiderata rispondesse agli ordini di Cammallari che minacciava di “distruggerlo” politicamente. Su richiesta di Cammalleri il dirigente, oggi in pensione, dava il via libera alle domande “fingendo” che fosse una decisione della commissione da lui presieduta. Ed invece avrebbe fatto tutto da solo. A volte da casa e di notte, senza neppure recarsi negli uffici di via Gaetano La Loggia.

A casa di Cammalleri e nello studio dove si appoggiava sono state trovate anche 60 Postepay. Erano le carte prepagate dei clienti su cui venivano accreditate le somme. In questa maniera il medico legale avrebbe avuto il controllo della situazione, prelevando egli stesso la parte dei soldi pattuita. Sono in corso gli interrogatori di garanzia degli indagati davanti al giudice per le indagini preliminari. Nel frattempo si indaga per chiarire le parole di Cammalleri che, una volta andato in pensione Genova, stava cercando di trovare un “sostituto”.


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