PALERMO – Un poltrona che scotta e sulla quale davvero in pochi vorrebbero sedere in questo delicato momento, quella da presidente del Palermo. Dopo il brusco stop al closing fra Paul Baccaglini e Maurizio Zamparini il patron rosanero non ha intenzione di attendere ulteriormente altre mosse da parte del giovane trader italo-americano ed anzi, in qualità di unico proprietario della società, vuole ridisegnare innanzitutto il volto dei vertici dirigenziali e dunque costruire una squadra che possa competere in serie B e vincere addirittura il prossimo campionato cadetto. Il friulano, che non ha risparmiato parole dure nei confronti dell’offerta presentatagli dal 33enne fondatore di Integritas Capital definendola ‘ridicola’, ha quindi aperto la corsa alla presidenza del club di viale del Fante con le dimissioni di Baccaglini e dell’intero CdA che, secondo il patron, sarebbero dovute arrivare nella giornata di ieri.
Ruolo da presidente che lo stesso Zamparini non tornerà a ricoprire. L’imprenditore 76enne ha infatti tenuto a precisare che, nonostante per legge resti lui l’unico proprietario e riferimento, entro la prossima settimana il nuovo Consiglio d’Amministrazione che si riunirà avrà l’incarico di designare ed eleggere anche il nuovo presidente. A dare qualche indizio sull’identikit della personalità che potrebbe ricoprire il ruolo che lascerà dunque Baccaglini è stato sempre Zamparini definendolo “un uomo delle istituzioni, un avvocato”. E il nome che più di tutti si avvicina al profilo delineato dal patron rosanero in queste ultime ore è quello di Roberto Schifani, avvocato civilista e figlio dell’ex presidente del Senato Renato, la cui sua presenza all’interno del CdA della società rosanero risale al 2012.
Schifani, che conosce bene l’ambiente rosanero ed è figura nota in città, potrebbe essere dunque la persona scelta da Zamparini per guidare il Palermo nel post della breve era Baccaglini, nominato il 6 marzo scorso, e che in questi giorni darà le sue dimissioni da numero uno della società nonostante gran parte della tifoseria rosanero si auguri che l’ex inviato delle Iene non rinunci al suo progetto di rilevare le quote societarie magari attendendo un momento maggiormente propizio. L’attuale situazione, con Baccaglini in una posizione ormai defilata e Zamparini tornato nuovamente a comandare tutto da solo le operazioni, richiede dunque che su quella poltrona rimasta vacante sieda una figura gioco forza vicina alla linea dettata dal friulano. Nei prossimi giorni si attendono sviluppi su questo frangente, mentre l’attenzione dei tifosi rosanero resta fissa sulle reali potenzialità di questa società di costruire una squadra competitiva per la B.