Palermo, sosta fondamentale per chiudere il cantiere rosanero - Live Sicilia

Palermo, sosta fondamentale per chiudere il cantiere rosanero

Lo stop per le Nazionali arriva, per i rosa, in un momento chiave di questa prima parte di campionato di Serie B

PALERMO – Terza sconfitta su sei gare di campionato per il Palermo che, al “Benito Stirpe” di Frosinone, soccombe ai ciociari di Grosso in una partita sentitissima dopo i fatti avvenuti nei play-off di quattro anni fa.

A cospetto dei gialloblù gli uomini di Corini hanno manifestato ancora difficoltà e ritardo di condizione, non riuscendo a far emergere il furore agonistico visto contro il Genoa di Blessin tra le mura amiche del “Renzo Barbera”.

OCCASIONI SPRECATE

In un match, nel complesso, abbastanza equilibrato a fare la differenza è stata la differente abilità nel capitalizzare le occasioni chiave. Il primo tempo, dopo un’inizio vivace, è stato caratterizzato da una staticità di fondo figlia di due squadre più preoccupate a studiarsi e a rimanere attente piuttosto che sfidarsi a viso aperto.

Il Frosinone, al contrario dei rosa, è riuscito a capitalizzare la prima vera occasione a campo aperto trovando la fortunosa deviazione di Buttaro sul tiro di Moro ed è andato, nella ripresa, vicino al raddoppio con il palo centrato da Caso, vera spina nel fianco della retroguardia rosa.

Se, da un lato, il Palermo del primo tempo ha trovato enormi difficoltà a costruire gioco offensivo nella ripresa, complice anche la dinamicità data dai cambi, ha avuto almeno un paio di occasioni nitide per il pari non sfruttate. La manovra offensiva, nel complesso, appare comunque ancora da rodare appieno e per il momento vige la sensazione che se non segna Brunori è difficile trovare la via del gol.

CENTROCAMPO, UNA CRESCITA ANCORA TIMIDA

I limiti più evidenti di un Palermo che ancora non gira come dovrebbe sono ancora legati al centrocampo. Sebbene si sia notato, con Segre e Saric, qualche miglioramento in termini di proposizione offensiva la mediana non riesce ancora a gestire con il giusto equilibrio le due fasi.

I tre innesti provenienti dal mercato estivo, anche contro il Frosinone, hanno palesato le loro condizioni fisiche non ottimali e in cabina di regia Stulac non riesce ancora a mostrare appieno le sue qualità. La manovra, in fase di possesso, appare ancora piuttosto compassata seppur si inizino ad intravedere delle basi di idea di gioco offensivo sulle quali si necessita ancora tanto lavoro.

IL “MAL DI TRASFERTA”

Parlare, dopo sole sei giornate di campionato, di “mal di trasferta” probabilmente è esagerato ma la nota locuzione serve più che altro per mettere in evidenza il fatto che, in questo inizio di torneo, le prestazioni soprattutto a livello caratteriale tra casa e trasferta sono piuttosto evidenti.

Di fronte ai noti problemi di natura fisica e di mancanza di conoscenza in campo, l’atteggiamento visto dal Palermo tra le mure amiche del “Renzo Barbera” è riuscito, come in occasione del match contro il Genoa, a compensare le difficoltà con una voglia di stare nella partita e un’intraprendenza che fuori casa non riesce ad emergere.

La forza del dodicesimo uomo del “Barbera” è sicuramente un fattore chiave nello spostare gli equilibri di un match e nel caricare la squadra rosanero, difatti le due vittorie ottenute dagli uomini di Corini sono entrambe davanti ai propri tifosi. Decisamente meno confortante, in questo inizio di campionato, il dato sulle trasferte con un solo punto raccolto in tre gare e un solo gol segnato contro il Bari.

IL “MINI-RITIRO” DELLA VERITA’

La sosta per le Nazionali arriva, per il Palermo, in un momento chiave di questa prima parte di campionato di Serie B. Il “mini-ritiro” organizzato dai rosa a Manchester nelle strutture della “sorella maggiore” non può essere considerato un momento spartiacque ma sarà fondamentale per velocizzare il processo di conoscenza tra i giocatori e il recupero della migliore condizione atletica.

Lo stesso tecnico rosanero Corini ha lasciato intendere che si sarebbe stato un Palermo prima della sosta, nella quale la squadra avrebbe provato a racimolare più punti possibili, e un Palermo dopo la sosta con maggiore lavoro sui dettami tattici e consapevolezza dei propri mezzi da parte della squadra.

Subito dopo lo stop per le Nazionali il Palermo tornerà in campo, al “Renzo Barbera”, contro il Sudtirol e ci si aspetta dai rosa un cambio di marcia importante per sfruttare un calendario sulla carta agevole rispetto a questo inizio di torneo. La compagine di Corini, infatti, in queste prime sei giornate ha sfidato quattro tra le squadre più in forma del campionato cadetto ovvero Bari, Reggina, Genoa e Frosinone che occupano i piani alti della classifica.

Sarà quindi un mese di ottobre importante per il Palermo, nel quale servirà raccogliere più punti possibili e risalire in classifica per potere con il tempo raggiungere, il prima possibile, il primo obiettivo chiamato salvezza.


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