BAD KLEINKIRCHHEIM (AUSTRIA) – Classe ed esperienza a servizio del Palermo. A dispetto dei soli ventitré anni di età, Aleksandar Trajkovski parla con la voce di chi ha già alle spalle un carriera spesa in giro per l’Europa. Perno della nazionale macedone e già impegnato negli scorsi anni in Europa League, il giovane trequartista approda in rosanero con la voglia di imporsi in un campionato duro come la Serie A: “Ho sempre sognato di giocare in Serie A, in un grande campionato. Si tratta di un torneo molto importante, sono felicissimo di avere realizzato il mio sogno, quello di giocare un giorno in una grande squadra europea, per mostrare le mie qualità”.
Caratteristiche che si rifanno al tipo di gioco richiesto da Iachini. Un giocatore agile e di fantasia dietro le linee, in modo da poter rifinire al meglio l’azione offensiva. Compito che lo scorso anno toccava al solo Vazquez, mentre per questa stagione ci si aspetta il giusto contributo anche dall’ex Zulte Waregem. Ciò non significa che sia un doppione dell’italo-argentino: “Ho tecnica e velocità, ma le mie qualità le mostrerò in campo, spero il prima possibile. Posso fare anche la prima punta, mi piace però fare la seconda punta e giocare dietro. Nel 4-3-3 posso anche giocare largo”. Duttile e pronto a giocarsi le sue carte, con due modelli da seguire: “I miei idoli sono Iniesta e Hazard, due da cui imparare molto”.
Tifoso del Chelsea e amante del calcio inglese, Trajkovski sa di doversi confrontare con ben altro tipo di gioco qui in Italia. Iachini, proprio perché sa di avere tra le mani un giocatore con esperienza internazionale, non ha voluto “assillarlo” di indicazioni tattiche, evidentemente soddisfatto di quanto visto finora: “Iachini non mi ha detto nulla di particolare, solo di dare tutto in campo”. Il minimo necessario, dato l’elevato numero di trequartisti e seconde punte presente in squadra: “Per me la concorrenza è positiva -ammette Trajkovski -. Lottare per fare il titolare e un miglioramento per me e per tutti”.
Tutti in corsa per una maglia, dunque, ma non solo. Si corre insieme verso un sogno, quello che viene dopo l’obiettivo salvezza. Il traguardo dell’Europa l’ha sdoganato apertamente il presidente Zamparini, e uno come Trajkovski non può non ambire ad un palcoscenico del genere: “Ho già giocato in Champions e in Europa League, sarebbe il massimo arrivarci col Palermo”. Un’ambizione condivisa con tutti i compagni, sebbene il low profile la faccia da padrone: “Arrivare in Europa mi piacerebbe, tutti lo vorrebbero, che sia Europa League o Champions League”.
